Di recente, si è discusso sull’entità e la provenienza dei fondi che l’Italia stanzierebbe in materia di immigrazione. Se da un lato non è sempre possibile fare una stima precisa di alcuni aspetti del fenomeno migratorio, dall’altro, soprattutto sotto il profilo economico, è possibile fare chiarezza con sicurezza maggiore.
Ad esempio: quali e quanti sono i Fondi dell’Unione Europea che l’Italia riceve ogni anno per gestire l’immigrazione? In virtù dei differenti oneri che i Paesi sopportano a tal proposito, infatti, conseguenza di un insieme di fattori come, ad esempio, la posizione geografica, l’UE ha ritenuto opportuno destinare entità di fondi diversi a seconda dei casi. Esiste il ‘Programma Generale Solidarietà e gestione dei flussi migratori’, che oltre ad attivare strumenti di solidarietà finanziaria indica le linee guida da seguire per la gestione dei fondi.
Già, i fondi: ma come sono organizzati? I fondi sono quattro: Fondo Europeo per i Rifugiati, Fondo Europeo per i Rimpatri, Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi Terzi, Fondo Europeo per le Frontiere Esterne.
Il Fondo Europeo per i Rifugiati ha l’obiettivo di creare un sistema unico di asilo tra i vari Stati membri, con simili o compatibili condizioni di trattamento. Esso mira a finanziare progetti che hanno come obiettivo quello di creare situazioni di accoglienza stabili e durevoli per i beneficiari. Nella fattispecie, i target del fondo sono stabiliti nel Programma Pluriennale approvato dalla Commissione Europea. Ogni stato membro, poi, attua le disposizioni in base a Programmi Annuali. Per il Programma Annuale 2013 sono stati assegnati Euro 26.402.572,55 dei quali 18.858.797,00 sono di quota comunitaria.
Il Fondo Europeo per i Rimpatri ha il compito di assistere e coordinare le pratiche di rimpatrio di soggetti da parte degli stati membri. Anche qui, elemento centrale è la sua applicazione integrata, che mira a creare un modus operandi unico tra i vari Paesi. Per il programma annuale 2013 sono stati stanziati Euro 14.705.345,80 dei quali 9.155.187,00 di quota comunitaria.
Il Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi Terzi ha l’obiettivo di aiutare i Paesi a migliorare la creazione e l’applicazione di politiche di integrazione. Il fine è quello di permettere ai soggetti che giungono legalmente in Europa di inserirsi con maggior rapidità nelle società ospitanti. Dal 2007 al 2013 è stato previsto uno stanziamento di fondi pari a 825 milioni di euro. Di questi, 103 milioni sono stati destinati all’Italia.
Infine, il Fondo Europeo per le Frontiere Esterne ha lo scopo di garantire l’efficacia del controllo sulle frontiere esterne ma anche la loro gestione in termini di accoglienza dei flussi migratori. Il Fondo offre un contributo ai Paesi che ne beneficiano con la formula del cofinanziamento, in virtù del quale la nazione che ne usufruisce è tenuta a collaborare stanziando una parte delle risorse. Per il 2013, il Fondo ha previsto 169.266.440,00 euro di finanziamento, destinati a Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Marina Militare, Capitanerie di Porto e Ministero degli Affari Esteri.