Crollano i prezzi nelle campagne italiane, dal -18 % per il grano duro al -19 % dei cetrioli fino al – 24% per il latte, solo per fare qualche esempio. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a giugno, sulla base delle rilevazioni Ismea nel mese precedente.
Se sullo scaffale per i consumatori i prezzi degli alimentari e delle bevande per i consumatori sono addirittura aumentati dello 0,2%, nelle campagne la situazione è drammatica con il crollo delle quotazioni su livelli insostenibili. Le condizioni climatiche bizzarre che hanno sconvolto i calendari di maturazioni di frutta e ortaggi ma anche gli accordi preferenziali per l’ingresso sottocosto e le distorsioni dal campo allo scaffale che fanno lievitare i prezzi sono alcune delle motivazioni.
Ma a pesare sono anche gli effetti dell’embargo russo che ha azzerato completamente le esportazioni di ortofrutta, formaggi, carni e salumi Made in Italy e che ha anche provocato una devastante turbativa sui mercati agricoli europei che ha messo in crisi decine di migliaia di aziende agricole.
Una situazione che ha aggravato la situazione delle stalle italiane che stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del crollo dei prezzi che non copre piu’ neanche i costi per l’alimentazione del bestiame.