Seduta non stop del Consiglio Regionale
Colpo d’acceleratore all’iter del disegno di legge sul piano casa della Regione Campania. Per mercoledì 23 settembre è convocata una seduta non stop del consiglio regionale per procedere all’esame ed all’eventuale approvazione. In preparazione, fin da oggi il provvedimento sarà all’esame della IV Commissione consiliare, per sciogliere il nodo degli oltre 450 emendamenti che finora ne hanno ostacolato il cammino. L’impulso giunge dal convegno che ha avuto il piano casa come argomento centrale, promosso stamane dai costruttori di ANCE Campania e Acen. “Possono bastare 20 minuti in commissione e 30 in consiglio per approvare il tutto, se sarà fatta chiarezza e ciascuno si assumerà le proprie responsabilità â€, ha dichiarato, a nome della Giunta regionale, l’assessore ai Lavori Pubblici, Oberdan Forlenza in risposta alle istanze sollevate innanzitutto dagli imprenditori edili, supportate dalle analisi degli ordini professionali di Architetti e Ingegneri, e dalle relazioni del presi della facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, Claudio Claudi, e del dirigente dell’ANCE nazionale, Massimo Ghiloni. L’art. 5 del disegno di legge, che prevede la riconversione in edilizia abitativa delle aree industriali dismesse e degradate, è il punto chiave per la riqualificazione urbana, a maggior ragione vista la scarsa capacità di pianificazione dimostrata dalle amministrazioni locali. “Bisogna far presto – ha precisato il presidente di ANCE Campania, Nunzio Coraggio – va superata la logica degli schieramenti e di rigidità che non hanno senso di esistere. Siamo i primi a sostenere provvedimenti che vadano oltre la straordinarietà degli interventi e siano capaci di guardare ad una programmazione capace di rispondere alle esigenze del presente, ma ben orientata al futuro”. “Questo disegno di legge – sostiene il presidente di Acen, Ambrogio Prezioso – dà una risposta al bisogno di abitazioni avvertito a Napoli ed in regione e consente, contemporaneamente, di riqualificare interi territori, dando una spinta alla ripresa economica senza sacrificare un solo centimetro di aree a verde o di suoli agricoli”. “Si possono avviare interventi di mixité residenziale, sul ‘modello Bersy’ di Parigi – prosegue Prezioso – dando una casa anche ai meno abbienti, infrastrutturando aree e quartieri oggi degradati e poco sicuri. Insomma – conclude Prezioso – puntiamo ad un’idea di vivere e non di abitare, con quartieri ricchi di servizi in rete con la città e la regione”. Ad aver protratto sino ad oggi i tempi della discussione sono soprattutto gli emendamenti, proposti in IV Commissione regionale. Proprio gli emendamenti che Forlenza ha proposto vengano ritirati, rivendicando il ruolo guida della giunta di cui fa parte. “La nostra Regione è stata la prima in Italia a predisporre la legge sull’edilizia abitativa – ha precisato l’assessore all’Urbanistica Gabriella Cundari -. Abbiamo tutto l’interesse e la determinazione, a questo punto, a non perdere ulteriore terreno rispetto alle dodici regioni che nel frattempo sono state più rapide di noi a completare l’iter proceduraleâ€. “Siamo giunti a tal punto – ha spiegato Pasquale Sommese, presidente della IV Commissione consiliare regionale – perché il ddl è stato sovraccaricato con emendamenti tesi a rispondere ad aspettative finora non soddisfatte dalla pianificazione urbanistica regionale. Con l’assunzione di responsabilità da parte di tutti, adesso, è possibile uno scatto che ci porti a dare il via libera al piano casaâ€. Al dibattito hanno preso parte anche gli esponenti politici dei gruppi regionali. “La maggioranza vuole arrivare all’approvazione nel più breve tempo possibile – ha evidenziato Pietro Ciarlo, capogruppo del Pd in Regione Campania – ma vogliamo anche realizzare la più ampia convergenza politica”. Paolo Romano, capogruppo del Pdl, ha precisato “Siamo pronti ad approvare la legge in mezz’ora, esistono infatti solo problemi di natura politica. E’ il centrosinistra che deve liberarsi da ‘lacciuoli’ cui è ancora legata e approvare il testo. Noi lo sosterremo con forza”. Il capo dell’opposizione in Consiglio regionale Franco D’Ercole ha infine sottolineato che : “se il Pd non trova un accordo, non si potrà approvare il ddl. Anche la discussione sull’articolo 5 è di natura ideologica”.