Negli scorsi giorni, il programma televisivo Porta a Porta condotto da Bruno Vespa è stato “teatro” di un atteso confronto a distanza. All’interno del salotto virtuale Vincenzo De Luca (presidente della Regione Campania) e Attilio Fontana (presidente della Regione Lombardia) per un dialogo a tutto campo sulla questione Covid 19. Curiosa la citazione dei cavalli di Frisia fatta da De Luca ma cosa sono?
I cavalli di Frisia di De Luca: cosa sono
“Noi dobbiamo avviarci verso la vita ordinaria ma usando la ragione e non dicendo banalità. Nessuno vuole mettere le barriere, i new jersey o i cavalli di Frisia da nessuna parte “. Un’affermazione che ha scatenato il web e i social network. Questi cavalli di Frisia, citati da De Luca, cosa sono? Dove nascono? Una grande corsa alla ricerca del significato.
Nel dettaglio, si tratta di un ostacolo difensivo d’epoca medievale costituito da un telaio portatile, molto simile dalle attrezzature utilizzate di questi tempi per segnare i confini della ‘zona rossa’ (i famosi ‘newjersey’), ma sempre molto efficace. Per costruirlo, bisogna utilizzare semplice ceppo di legno, coperto con lunghi chiodi in ferro o legno, o anche vere e proprie lance.
L’utilizzo dei cavalli di Frisia
Nella storia del XX secolo venivano utilizzati ai tempi della Seconda Guerra Mondiale cioè quando la Cecoslovacchia doveva difendersi dall’attacco della Germania nazista. Andando ancora indietro negli anni, lo scopo dell’utilizzo dei cavalli di Frisia era quello di fermare le cariche cavalleresche.
Il suo nome deriva da una regione dei Paesi Bassi, ovvero la Frisia: il primo utilizzo risale al XVI secolo e servivano per contenere l’assalto degli spagnoli alle regioni olandesi. A distanza di secoli ed anni torna di moda, grazie alle parole del Governatore De Luca. Servirà utilizzarlo in Campania ai tempi del Coronavirus? Chissà.