I bambini sono spesso incolpati di essere causa di stress a bordo, e i genitori li rimproverano di non comportarsi bene durante il viaggio. Ma una nuova ricerca ha ribaltato il punto di vista e risposto a una domanda più originale: cosa pensano i figli dei loro genitori quando sono al volante?
Lo studio ha svelato, infatti, quali, secondo i bambini, sono le abitudini più fastidiose dei loro genitori quando sono alla guida. L’elenco di quelle più frequenti include cantare stonando, urlare o rivolgersi nervosamente agli altri automobilisti e… mettersi le dita nel naso.
La ricerca è stata condotta su campione di 2.000 bambini europei e ha svelato, inoltre, che i genitori cercano di far distrarre i figli dando loro smartphone e tablet per giocare o vedere film, per non trovarsi di fronte all’incubo della domanda “siamo arrivati?“, posta con frequenza, per loro stessa ammissione, dal 63% dei bambini.
Rispetto alla media europea del 26%, i genitori inglesi sono quelli che si affidano maggiormente a smartphone e tablet (32%), in una classifica chiusa dai tedeschi (17%).
Il 66% dei bambini è sicuro nell’affermare che gli adulti, alla guida, “non si comportano bene“. In particolare, la maggior parte dei genitori tende a lasciarsi andare a espressioni di nervosismo e a utilizzare un linguaggio offensivo nei confronti degli altri automobilisti, di fronte ai propri figli. I più indisciplinati da questo punto di vista sono i guidatori francesi (74%), mentre i genitori più educati, secondo i bambini, sarebbero in Italia (39%), unico paese dove il dato è inferiore al 50%.
I più piccoli sono la giuria più severa delle performance canore degli adulti. Nella classifica dei più stonati alla guida, secondo loro, vincono di larga misura gli inglesi (39%), seguiti dagli italiani (19%), mentre i genitori ‘canterini’ meno fastidiosi sono i francesi (12%).
Nel decidere chi guida meglio tra le mamma e i papà, sarebbero quest’ultimi ad avere generalmente più consenso (61%), particolarmente in Italia (67%), mentre i padri inglesi sono quelli più vicini alla parità (55%).
La classifica di chi tende a eseguire sgradevoli “ispezioni nasali” vede al primo posto gli inglesi (6%), seguiti da italiani (5%), tedeschi (4%) e francesi (3%).