“I Balcani occidentali e in effetti tutta l’Europa si trovano ad affrontare una sfida enorme con l’afflusso di corrente migranti e rifugiati. Apprezziamo la disponibilità dell’Albania a contribuire alla gestione della crisi dei rifugiati. La portata di questa sfida, e il ritmo degli eventi, significa che tutti dobbiamo lavorare insieme, per affrontare in vera e propria partnership. L’Unione europea è pronta a fornire assistenza in questo contesto“, questo in sintesi l’incipit del discorso con cui il presidente Tusk ha inziato i colloqui con il leader albanese.
Proseguendo poi affermando che i Paesi dei Balcani occidentali sono in prima linea come vie di transito principali verso l’Europa. L’Unione europea deve aiutare a gestire i flussi, proprio come stiamo lavorando con altri paesi per affrontare le cause profonde. Abbiamo il privilegio di condividere l’esenzione dal visto tra noi. Questo privilegio deve essere salvaguardato, e questo significa anche il controllo efficace delle frontiere esterne. Abbiamo tutti bisogno di farlo insieme, in cooperazione e coordinamento, Per assicurarsi che sia ben organizzato e gestito.
Concludendo che, allo stesso tempo, l’Europa si rende conto che i paesi di questa regione hanno bisogno del pieno sostegno in questo. Quidi, incoraggerà gli Stati membri europei a rafforzarequesto sostegno, in modo che sia commisurato al loro onere in prima linea, e fare in modo che tutti soamp pronti ad adattarsi ai cambiamenti lungo il percorso.
Ecco perchè alla fine hanno concordato l’importanza del sostegno trasversale ai partiti per finalizzare importanti riforme chiave, in particolare, una riforma del sistema giudiziario, che dovrebbe rafforzare l’indipendenza, la responsabilità, l’efficienza e la professionalità del sistema giudiziario.