Viaggiare e scoprire il mondo è una delle esperienze più belle che possiamo fare nella vita. Purtroppo, però, in alcuni casi arrivano degli imprevisti che rendono il viaggio decisamente stressante e faticoso. Alcuni di questi imprevisti si verificano in aeroporto e il più temuto di tutti si chiama cancellazione del volo. Oggi capiremo come fare a sopravvivere a questa brutta esperienza e scopriremo i 10 peggiori aeroporti del mondo per quanto riguarda disservizi, ritardi e brutte sorprese (nel 2018 per almeno 10 milioni di passeggeri). Se possiamo scegliere dovremmo possibilmente evitarli.
Quando ho diritto a un rimborso per la cancellazione
Come dicevamo in precedenza la cancellazione del volo è una delle cose più brutte che potrebbe capitarci. Per fortuna, però, la legge difende i passeggeri in moltissimi casi e per quanto riguarda le cancellazioni più o meno improvvise. Soprattutto se voliamo in Europa dove le tutele sono decisamente maggiori e sono sancite dal Regolamento CE 261.
Nel Vecchio Continente è infatti spesso possibile ottenere un rimborso per il volo cancellato. Questo avviene nella maggior parte dei casi a meno che la compagnia ci avvisi della cancellazione con più di 14 giorni di preavviso, che essa sia dovuta a circostanze eccezionali oppure che il preavviso sia compreso tra i 13 e i 7 giorni precedenti alla partenza e il volo venga sostituito con uno che parte non più di due ore prima e arriva con massimo 4 ore di ritardo. O ancora che l’avviso arrivi una settimana prima di partire e il volo sostitutivo parta con meno di un’ora di anticipo e arrivi al massimo con 2 ore di ritardo.
Più difficile ottenere un risarcimento per la cancellazione se voliamo fuori dall’Europa. Per i voli internazionali è previsto solo il rimborso delle spese causate direttamente dal disservizio. Per i voli USA non c’è nessuna tutela se non la possibilità di contrattare con la compagnia aerea un eventuale rimborso.
Come si calcola il rimborso
Rimanendo in ambito dell’Unione Europea è importante sapere che il rimborso economico per la cancellazione si calcola in base alla lunghezza della tratta, al ritardo accumulato e alla nostra decisione, o meno, di accettare un volo alternativo.
Molto dipende da una decisione che dobbiamo prendere: ovvero quella di accettare o meno un volo sostitutivo proposto dalla compagnia. Se non lo accettiamo avremo diritto al rimborso del biglietto oltre al risarcimento economico massimo previsto nelle fasce che stiamo per scoprire:
- i voli comunitari più corti di 1.500 km che arrivano con meno di due ore di ritardo rispetto al precedente danno diritto a una compensazione di 250 euro;
- per quelli di lunghezza compresa tra 1.500 e 3.500 km il rimborso varia da 200 euro (con ritardo massimo di 4 ore) a 400 euro (ritardo superiore);
- per i voli più lunghi il rimborso oscilla tra 300 euro (ritardo compreso tra 2 e 4 ore) e 600 euro (ritardo superiore).
Come chiedere il risarcimento per il volo cancellato e cosa serve
Una volta capito se abbiamo diritto o meno al rimborso dobbiamo muoverci per inoltrare la pratica di richiesta risarcimento cancellazione. Per farlo ci serviranno:
- la carta d’imbarco
- la conferma della prenotazione
- le ricevute delle eventuali spese affrontate durante l’attesa in aeroporto.
Se abbiamo accettato un volo alternativo dovremo anche produrre testimonianze video o foto dell’eventuale ritardo. Messi insieme i documenti possiamo recarci allo sportello della compagnia e far partire la richiesta oppure inoltrarla online. Un’altra valida alternativa è quella di affidarsi a società attive nella tutela dei diritti dei viaggiatori come AirHelp, che aiutano gli utenti a reclamare il risarcimento di voli cancellati e rimborsi.
I peggiori aeroporti del mondo: dalla posizione 10 alla 6
La cancellazione è un’eventualità di cui dobbiamo sempre tenere di conto. Soprattutto se voliamo in uno dei dieci scali peggiori al mondo. In questa poco lusinghiera classifica troviamo al decimo posto, secondo le celebri classifiche di AirHelp, l’aeroporto di Gatwick, a Londra, carente per quanto riguarda puntualità, servizi per i bambini e affollamento.
Alla posizione numero nove c’è il Billy Bishop di Toronto, anch’esso noto per la scarsa puntualità, seguito a ruota dall’aeroporto di Porto che non brilla per gli aerei in orario, per il cibo e per le lunghe attese.
Settima e sesta piazza, rispettivamente per l’aeroporto di Parigi Orly e per quello di Manchester. Nel primo caso i problemi maggiori riguardano puntualità e orari dei negozi. Nel secondo i ritardi nella consegna dei bagagli e gli elevati costi dei parcheggi.
La top 5
Apre la top 5 negativa l’aeroporto di Malta, decisamente sottodimensionato rispetto al numero di passeggeri. Situazione che crea non pochi problemi in merito a posti a sedere, code e ritardi. Ai piedi del podio troviamo un altro scalo europeo, quello di Bucarest in cui le pecche sono l’obsolescenza delle strutture e un personale di terra non troppo amichevole.
Medaglia di bronzo per l’aeroporto di Eindhoven, piccolissimo in rapporto al traffico e con personale decisamente non all’altezza delle aspettative. Piazza d’onore, a sorpresa, per l’aeroporto internazionale del Kuwait, mestamente noto per la scarsissima puntualità e per le interminabili code agli imbarchi.Il peggior aeroporto del mondo, infine, è quello di Lisbona, capitale del Portogallo, dove il problema maggiore è la lentezza nelle procedure d’imbarco accoppiata a lunghissimi ritardi.