(Adnkronos) – Un missile è stato sparato contro una nave in navigazione a circa 90 miglia a sudest di Aden, nello Yemen, “finendo in acqua e 400-500 metri di distanza”. E’ il primo segnale di tensione, riferito dall’Ukmto (United Kingdom Maritime Trade Operations), dopo i raid americani e britannici contro obiettivi degli Houthi. Non lontano dall’area in cui è caduto il missile sono state localizzate “tre piccole imbarcazioni”. Il comandante della nave, che trasportava petrolio russo, ha assicurato che non stati registrati “vittime o danni e che il sta procedendo verso il prossimo porto” di destinazione.
Houthi, la risposta ai raid Usa
La nave cargo sarebbe stata presa di mira per errore, afferma la società britannica di sicurezza marittima Ambrey, citata dalla Bbc, spiegando che gli Houthi ritenevano che la nave fosse legata al Regno Unito. “Questo è il secondo cargo preso di mira per errore dagli Houthi mentre trasportava petrolio russo”, commenta la società. L’Ukmto intanto ha avvertito di aver ricevuto numerose informazioni di piccole imbarcazioni in avvicinamento a nave mercantili a sud est del porto yemenita di Aden. “L’Ukmco ha ricevuto numerose notizie di piccole imbarcazioni in avvicinamento a navi mercantili a 80 miglia nautiche a sud est di Aden, in Yemen. Due piccole imbarcazioni hanno seguito una nave commerciale per oltre un’ora. La nave ha riferito di non aver visto armi. Le navi sono avvisate a transitare con cautela e a riferire ogni attività sospetta all’Ukmto”, si legge in un avviso diramato sul social X.
Missile contro nave finisce in acqua
Il governo internazionalmente riconosciuto dello Yemen intanto accusa i ribelli Houthi di voler trascinare il paese “in un confronto militare, con dichiarazioni ingannevoli che non hanno nessun reale collegamento con il sostegno ai nostri fratelli e sorelle dei territori palestinesi occupati”.
Lo afferma un comunicato del ministero degli Esteri del governo sostenuto da Riad, in cui si esprime “grande preoccupazione” per “l’escalation militare nel nostro paese e nel mar Rosso meridionale” dopo “l’operazione militare in risposta ai continui attacchi terroristici delle milizie Houthi che minacciano la sicurezza della navigazione internazionale”.
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