La libreria di tutti “Iocisto”, la prima d’Italia ad azionariato popolare, pubblica “Ho sete ancora”, un’antologia di racconti dedicata a Pino Daniele. Per rendere omaggio al grande artista scomparso lo scorso gennaio, “Iocisto” ha chiesto a sedici protagonisti della scena letteraria e giornalistica italiana, tutti napoletani o a vario titolo legati a Napoli, di lasciarsi ispirare da una sua canzone, traendone liberamente un racconto. Ciascuno di essi ha scelto un titolo – da “I’ so’ pazzo a Chiove a Appucundria a Napule è – e ne ha tratto una propria personalissima narrazione, intrecciando elementi autobiografici, suggestioni ispirate dalla città, ricordi o visioni fantastiche. Il libro è impreziosito da un ricordo di John Turturro e una introduzione di Federico Vacalebre.
Ne viene fuori una sorta di caleidoscopio letterario policromatico, a tratti malinconico, più spesso divertente o ironico. Una sorta di specchio che riflette molti aspetti di Napoli, la sua bellezza, le ferite aperte, la sua forza evocativa, i suoi paradossi, cui Pino Daniele seppe dare voce e musicalità.
Gli autori, coordinati da Titti Marrone, sono: Maurizio Braucci (“Bella ‘Mbriana”), Antonella Cilento (“Terra mia”), Marco Ciriello (“Notte ca se ne va”), Maurizio de Giovanni (“I so’ pazzo”), Diego De Silva (“Sulo pe’ parlà”), Francesco Durante (“Chiove”), Francesco Forlani (“E cerca ‘e me capì”), Enrico Ianniello (“Appucundria”), Peppe Lanzetta (“Donna Cuncetta”), Lorenzo Marone (“Alleria”), Titti Marrone (“Quando”), Antonella Ossorio (“Lazzari felici”), Silvio Perrella (“Santa Teresa”), Angelo Petrella (“Maluviento”), Luciano Scateni (“Sotto o’ sole”), Brunella Schisa (“Napule è”).
“Ho sete ancora” – Sedici scrittori per Pino Daniele “ esce alla fine di ottobre per i tipi della libreria di via Cimarosa 20. Con quest’antologia di racconti, “Iocisto” riconferma una delle sue vocazioni, sostenute e incarnate dai suoi circa mille soci, dagli autori di quest’opera e dai tanti amici che la sostengono e la animano: quella di andare oltre la mera dimensione della libreria, annodando un vincolo di forte sintonia con le espressioni culturali più importanti e sentite dell’identità napoletana.