Parte una chiamata alle armi per gli artisti di tutto il mondo, un grido di aiuto in questo periodo di Pandemia causata dal covid19. La ripartenza dall’anno zero deve essere sotto il segno dell’arte partendo proprio da quei luoghi deputati a “fronte di guerra” come gli ospedali. Da qui nasce l’idea di una chiamata per gli artisti al fine di inondare di arte contemporanea gli Ospedali di Salerno e di Cosenza, le due provincie del sud Italia con maggiore estensione territoriale che stanno subendo la pressione di tale crisi con la difficoltà di una situazione di emergenza cronica in cui versa la sanità del sud Italia. L’iniziativa “Help Art in Hospital” è stata promossa da Roberto Bilotti Ruggi D’Aragona in collaborazione con l’Associazione Culturale Arti Visive e vanta già dell’adesione di numerosi artisti di fama internazionale. Tutte le info per sottoporre i lavori al comitato scientifico sono su www.arteruggidaragona.com.
Help Art in Hospital: il progetto
Le opere donate dovranno essere concepite, possibilmente, per grandi spazi o per aree all’aperto con l’opportunità di installazione anche nei giardini o spazi esterni dei vari ospedali.
Gli artisti sono chiamati a donare una loro opera consapevoli del ruolo sociale del proprio fare, sensibili allo sviluppo delle potenzialità terapeutiche del proprio discorso artistico e linea di ricerca estetica. Il presupposto di questa operazione è una neuro-estetica, intesa come ponte visivo in grado di trasformare il luogo fisico in luogo simbolico mirato a messaggi capaci di infondere supporto del dolore, forza e fiducia insieme, coniugando strumenti di leva emozionale dall’evasione onirica, fantasiosa, surreale all’effetto placebo, per stimolare in ultima istanza effetti complementari dei protocolli terapeutici-scientifici. HAH – Help Art in Hospital è un progetto che fonda le sue basi sull’assunto del ruolo anche sociale che l’arte riveste e dell’influenza che ha su di essa. Un margine privilegiato quanto trascurato è quello della relazione tra arte e medicina.
Cosa accade quando l’arte viene portata nelle corsie degli ospedali, che effetti terapeutici svolge sui pazienti e che supporto fornisce agli operatori? Casi esemplari sono il Chelsea and Westminster Hospital e il San Thomas di Londra, la Casa Pediatrica Fatebenefratelli di Milano, il Museo d’Arte Paolo Pini di Milano. È dimostrato che quando una persona è a contatto con un’attività creativa (tanto nella fase di produzione quanto nella fase di ricezione) si trova ad avere una serie di sollecitazioni a livello fisico, intellettuale ed emozionale che portano a mutamenti organici e psicologici che potrebbero favorire i processi di guarigione nei malati; è un fatto che questa linea di pensiero assume un ruolo sempre più centrale nella prassi sanitaria, specialmente all’estero.
In parallelo al progetto, è attiva la campagna di raccolta fondi per i due Istituti Ospedalieri. Sul sito www.arteruggidaragona.com è possibile trovare gli Iban delle due Aziende Ospedaliere dove poter donare, qualora lo si voglia, al fine di dare un supporto anche materiale nell’immediato per sopperire alle necessità oggettive in una situazione emergenziale. Tutti quelli che effettueranno la donazione in denaro agli Ospedali, inoltre potranno partecipare al progetto artistico WOW! – We Own the Wave (www.spacewow.it/) partecipando all’estrazione di 100 donatori, ognuno dei quali riceverà una “scatola d’autore”, contenente uno WOW!SPACE originale e la foto del suo autore.