Un sistema smart made di accumulo dell’energia capace di operare su diverse scale temporali. Si chiama “H2RESTORE” e punta allo sviluppo di un modulo integrato di energy storage da fonte rinnovabile con tecnologie innovative a idrogeno.
Un sistema smart home, cos’è?
Smart home è un termine inglese che sta a significare “casa intelligente”. La smart home è caratterizzata dalla connessione in rete e dalla presenza di nuove funzioni come, ad esempio, i comandi vocali. Il termine Smart Home inoltre indica anche altri aspetti come lo studio e l’applicazione di tecnologie rivolte a migliorare la qualità della vita, il comfort e l’efficienza nelle abitazioni e negli uffici. A questo settore contribuiscono discipline diverse, tra le quali:
- ingegneria
- informatica
- elettronica
- architettura
- telecomunicazioni.
Intervista all’ingegnere Claudio Miranda
Per parlare con maggiori dettagli di questi sistema smart made, abbiamo scambiato quattro chicchere con l’ingegnere responsabile del progetto “H2RESTORE” ovvero Claudio Miranda:
Cos’è H2RESTORE?
H2RESTORE è l’ultimo progetto di ricerca coordinato da Graded e cofinanziato dalla Regione Campania con fondi Por Fesr 2014-2020 all’interno del bando per il sostegno alle Pmi nella realizzazione di progetti di sviluppo sperimentale e trasferimento tecnologico.
Cosa si propone di fare questo progetto?
Con H2RESTORE, Graded si propone di portare sul mercato un prodotto innovativo capace di soddisfare la crescente richiesta di accumulo di energia elettrica da fonte rinnovabile attraverso la produzione di idrogeno oggi di grande interesse come elemento chiave per la decarbonizzazione dei sistemi energetici.
Quali sono i punti di forza del sistema smart made?
Il vero punto di forza del progetto consiste nella possibilità di impiegare H2RESTORE anche per soddisfare utilities diverse dal solo accumulo di energia. Il sistema potrà, infatti, essere commercializzato come unità di generazione di idrogeno green per le stazioni di rifornimento o come cogeneratore per soddisfare carichi elettrici e termici grazie alla possibilità di recuperare calore dal raffreddamento della cella a combustibile. La conclusione del progetto di ricerca, i cui responsabili sono gli ingegneri Graded Claudio Miranda che abbiamo precedentemente ascoltato e Maria Teresa Russo, è prevista per aprile 2023.
Quali sono gli scopi e gli obiettivi del progetto?
Obiettivo del progetto è la realizzazione di un prototipo di taglia medio-piccola, modulare, completamente ingegnerizzato e dotato dei sistemi ausiliari necessari per la sua installazione in tutti i siti, connessi o meno alla rete elettrica nazionale, nei quali sia necessario ottimizzare lo sfruttamento di impianti a fonte rinnovabile mediante sistemi di accumulo dell’energia elettrica.