L’opera d’arte di Gustav Klimt “Dama con ventaglio” ha recentemente battuto il record europeo di un’asta del settore. Messo all’asta presso la prestigiosa casa d’aste Sotheby’s, andrà a un estimatore di Hong Kong. Il ritratto, incompiuto, rappresenta una delle opere più mature del pittore viennese.
Gustav Klimt e la sua opera d’arte record europeo
Lo scorso 27 giugno nella casa d’aste britannica Sotheby’s, per circa dieci minuti, si è consumata una vera e propria battaglia tra alcuni collezionisti per aggiudicarsi il prezioso ritratto “Dama con ventaglio” (Lady with a fun) realizzato da Gustav Klimt tra il 1917 e il 1918. La valutazione con la quale l’opera incompiuta di Klimt era arrivata in asta era di 65 milioni di sterline (pari a 76 milioni di euro) e l’aspra lotta tra i compratori si è chiusa alla cifra di 74 milioni di sterline (86 milioni di euro). Ad aggiudicarsi la splendida opera del pittore viennese è stata Patti Wong, fondatrice di Patti Wong & Associates, per conto di un suo cliente di Hong Kong.
La cifra rappresenta un record per le opere di Klimt ma non solo. L’operazione rappresenta il miglior risultato europeo di sempre e il secondo miglior risultato a livello mondiale per un ritratto messo all’asta. Prima della “Dama con ventaglio”, l’opera aggiudicata con il prezzo più alto era stata “Walking Man I”, la scultura di Alberto Giacometti battuta all’asta sempre da Sotheby’s, nel febbraio 2010, a 65 milioni di sterline (76 milioni di euro).
La dama con ventaglio
Oltre a essere la summa dell’arte klimtiana, la “Dama con ventaglio” è circondata da una certa aura di mistero. L’opera incompiuta, iniziata nell’autunno del 1917, era ancora sul cavalletto quando il pittore morì il 6 febbraio del 1918, colpito da un ictus e da una polmonite conseguente all’epidemia di influenza spagnola, e il nome della modella prestatasi per il ritratto è sconosciuto. Dettaglio, quest’ultimo, inedito per le opere di Klimt.
Il quadro ritrae una donna in posizione quasi di profilo. È vestita con abiti realizzati in tessuti pregiati e un grande ventaglio. Lo sguardo è al tempo stesso fiero e gentile. Le decorazioni che circondano la figura femminile rappresentano l’unione tra i precetti della scuola secessionista viennese e gli stili acquisiti nel tempo. Stili maturati anche grazie alle ricerche sull’oriente effettuate negli anni.
Il padre della secessione viennese
Pur se molto apprezzato in ambito accademico, Klimt manifestò presto la sua insofferenza per le rigide regole artistiche imposte da quell’ambiente. Così fondò, insieme ad altri 18 artisti, il movimento artistico denominato “Secessione viennese”. Il movimento, che si espresse anche attraverso la rivista secessionista “Ver Sacrum”, rivendicava la liberà di esprimersi artisticamente al di fuori di schemi prestabiliti. Tutta l’opera di Klimt fu permeata da questo spirito e si arricchì negli anni di tante suggestioni raccolte nei numerosi viaggi e studi: dall’arte bizantina (fu molto colpito dai mosaici delle chiese di Ravenna), all’arte classica greca a quella giapponese. Il suo stile è unico e trasmette ancora oggi tutto il suo fascino.
In copertina foto di Nicky ❤️🌿🐞🌿❤️ da Pixabay
Immagine interna foto di Prawny da Pixabay