In questi due mesi e mezzo di guerra, giorno più, giorno meno, stiamo osservando scene terribili. Pensiamo, a giusta ragione, alla guerra sempre in termini di persone morte e ferite, sia tra i civili che tra i militari. Quali sono, invece, i costi in termini strettamente economici che la guerra sta imponendo a Russia e Ucraina in queste settimane? Non è possibile fare una stima precisa e ogni numero che possiamo dare oggi è purtroppo destinato a crescere poiché, come si dice da più parti, la guerra non finirà presto.
I costi della guerra tra Russia e Ucraina
Quando parliamo di costi sostenuti per una guerra, dobbiamo distinguere due capitoli essenziali: i costi sostenuti per portare avanti i combattimenti e quelli che i Paesi sosterranno sul medio e lungo periodo in termini di decrescita economica e di ricostruzione. Le previsioni di molti analisti, basate sulla superiorità militare russa, davano la guerra in Ucraina già terminata con la vittoria di Putin. L’Ucraina, invece, grazie anche agli aiuti militari provenuti da diversi Paesi, sta opponendo una forte resistenza. Una resistenza che sta allungando la durata del conflitto e, di conseguenza, facendo salire i suoi costi. Il blocco delle esportazioni per l’Ucraina e le sanzioni economiche per la Russia indeboliranno le rispettive economie nei prossimi mesi.
Previsioni sbagliate?
Il primo numero che possiamo dare, grazie alle stime di SOFREP, un media specializzato in notizie militari, è 900 milioni di dollari. Questa è la cifra che, secondo gli esperti, starebbe spendendo ogni giorni Putin per portare avanti la sua guerra. Questo “budget” comprende:
- lo stipendio per i soldati russi impegnati nella guerra;
- le armi e le munizioni con cui equipaggiare l’esercito;
- il costo delle armi critiche e dei missili da crociera (questi ultimi costano 1,5 milioni di dollari l’uno);
- le riparazioni delle armi e degli equipaggiamenti danneggiati.
Secondo la società di consulenza estone Civitta, le perdite dirette della guerra per la Russia sono pari a 7 miliardi di dollari. Solo con l’affondamento della Moskova, secondo “Forbes Ucraina”, la Russia avrebbe perso 750 milioni di dollari.
A queste cifre vanno aggiunti gli effetti delle sanzioni economiche che si vedranno in seguito. La Banca Centrale russa ha stimato una contrazione del Pil per il 2022 tra l’8% e il 10% (stime confermate anche dal Fondo Monetario Internazionale) mentre l’inflazione dovrebbe stabilizzarsi tra il 18% e il 23%.
Distruzione e ricostruzione
Facciamo due conti, ora, per il popolo ucraino. Nonostante gli ingenti aiuti militari ricevuti da più parti, le spese del governo ucraino, a marzo, secondo quanto affermato dal ministro delle finanze dell’Ucraina, Sergej Marchenko, in un’intervista al Financial Times, hanno superato le entrate di 2,7 miliardi di dollari. Ad aprile, infatti, la Banca Mondiale ha stanziato 3 miliardi di dollari per consentire all’Ucraina di continuare a erogare i servizi governativi di base. Lo scorso 21 aprile, inoltre, il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, ha dichiarato, in una nota ufficiale, che ammontano almeno a 60 miliardi di dollari i danni subiti dall’Ucraina alle infrastrutture per effetto dell’invasione russa. Secondo la Kyiv School of Economics sarebbe 29 miliardi di dollari il valore solo delle abitazioni distrutte. A questo quadro aggiungiamo il dettaglio che le operazioni militari navali russe hanno interdetto all’Ucraina le sue rotte commerciali nel mar Nero. Il 30% delle aziende ucraine ha già chiuso. Elementi, questi che si ripercuoteranno sull’economia ucraina per mesi. Sempre la Banca Mondiale ha stimato una contrazione dell’economia ucraina nel 2022 pari al 45%. Il Fondo Monetario Internazionale, invece, ha stimato una contrazione del Pil del 35%. Secondo gli studiosi del Centre for Economic Policy Research (CEPR) la ricostruzione dell’Ucraina costerà tra i 200 e i 500 miliardi di euro.