La Russia sta subendo dalla maggior parte dei paesi nel mondo forti sanzioni. Governo, economia e soprattutto cittadini russi sono destinatari di duri provvedimenti e tra questi ci sono gli oligarchi russi che stanno sentendo in maniera molto forte le conseguenze della guerra in Ucraina scatenata dalla Russia.
Chi sono gli oligarchi russi?
Partiamo dalla etimologia della parola oligarchia deriva dal greco, e significa “governo di pochi“. Nella Grecia antica l’oligarchia fu una forma di governo molto utilizzata, ma non particolarmente apprezzata. Lo stesso Platone, che per il suo governo ideale propone l’aristocrazia, disprezza l’oligarchia perché non basata sul merito reale ma sulla ricchezza.
Arriviamo, però, ai nostri giorni dove il termine ha completamente (o quasi) cambiato significato. Stiamo parlando di quelli che vengono definiti genericamente come oligarchi russi, un ristretto gruppo di persone che nel tempo si è arricchito a dismisura e che sta scontando più di chiunque altro il peso delle sanzioni economiche imposte dall’UE.
Un po’ di storia
L’oligarchia russa nasce storicamente con il crollo dell’Unione Sovietica, nel 1991. Alla caduta di Boris Eltsin e con l’avvento di Mikhail Gorbachev venne chiesto ad alcuni ricchi imprenditori di finanziare il governo dandogli appoggio economico. Questo portò un ristretto gruppo di persone ad arricchirsi in modo consistente. Un esempio? Quando la Russia decise di privatizzare le aziende pubbliche sovietiche, questi imprenditori poterono acquistarle a basso prezzo e rivenderle dopo averle smembrate.
Perché le sanzioni?
Il motivo principale per cui in questi giorni si sta parlando degli oligarchi russi è che si crede che essi possano influenzare le sorti della guerra in Ucraina, facendo pressioni sul governo perché trovi un accordo e cessi i bombardamenti.
Insomma, si tenta di toccare il patrimonio russo e degli oligarchi in modo da poter trovare una soluzione a questo conflitto. Le misure contro gli oligarchi russi sono arrivate dalla grande maggioranza dei paesi occidentale. Francia, Inghilterra e Germania, ad esempio, stanno procedendo al sequestro degli sfarzosi yacht che molti oligarchi russi posseggono e sono ormeggiati nei vari porti europei.
Un caso specifico è quello di Abramovic, proprietario del Chelsea. L’oligarca russo ha, infatti, deciso di mettere in vendita gran parte dei suoi beni che si trovano sul suolo inglese e tra questi c’è (ovviamente) il Chelsea stesso che attualmente è in vendita. La squadra campione d’Europa e del mondo in carica cerca, ora, un nuovo presidente e una nuova gestione.