In risposta al protrarsi della guerra di aggressione da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina, il Consiglio Europeo ha adottato nuove misure volte a inasprire le sanzioni economiche esistenti nei confronti della Russia, perfezionarne l’attuazione e rafforzarne l’efficacia.
Guerra in Ucraina: la parte dell’UE
“Compiamo un altro passo importante per ridurre la capacità della Russia di proseguire e finanziare la sua guerra di aggressione nei confronti dell’Ucraina. Vietiamo di fatto le esportazioni più importanti della Russia dopo l’energia – l’oro russo. Estendiamo inoltre l’esenzione delle operazioni sui prodotti agricoli e del trasferimento di petrolio ai paesi terzi. Perché l’UE fa la sua parte per permetterci di superare l’imminente crisi alimentare mondiale. Spetta alla Russia porre fine ai bombardamenti dei campi e dei silos ucraini e al blocco dei porti del Mar Nero” dichiara Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
Mantenimento e allineamento
Il pacchetto “mantenimento e allineamento” approvato oggi introduce un nuovo divieto di acquisto, importazione o trasferimento, diretti o indiretti, di oro originario della Russia e dalla Russia successivamente esportato nell’Unione o in qualsiasi paese terzo. Tale divieto riguarda anche i gioielli.
Il pacchetto estende inoltre l’elenco dei prodotti controllati, in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore della difesa e della sicurezza, rafforzando in tal modo i controlli sulle esportazioni di tecnologie avanzate e a duplice uso.
Nuove misure
Le nuove misure estendono inoltre l’attuale divieto di accesso ai porti anche alle chiuse per evitare l’elusione delle sanzioni e ampliano il divieto di accettare depositi ricomprendendovi quelli di persone giuridiche, entità o organismi stabiliti in paesi terzi i cui proprietari di maggioranza sono cittadini russi o persone fisiche residenti in Russia. L’accettazione di depositi per scambi transfrontalieri non vietati sarà subordinata alla previa autorizzazione dell’autorità nazionale competente.
L’UE introduce inoltre una serie di chiarimenti alle misure esistenti in settori quali appalti pubblici, aviazione e giustizia. Ad esempio, il divieto di effettuare operazioni con entità russe di proprietà pubblica sarà leggermente modificato per garantire l’accesso alla giustizia.
Al fine di scongiurare le potenziali conseguenze negative per la sicurezza alimentare ed energetica in tutto il mondo, l’UE ha deciso di estendere alle operazioni sui prodotti agricoli e al trasporto di petrolio verso paesi terzi l’esenzione dal divieto di effettuare operazioni con determinate entità statali.
L’impegno dell’UE
In termini più generali, l’UE è impegnata ad astenersi dall’applicare qualsiasi misura da cui possa scaturire insicurezza alimentare in tutto il mondo. Nessuna delle misure adottate oggi o in precedenza in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina riguarda in alcun modo gli scambi di prodotti agricoli e alimentari, frumento e fertilizzanti compresi, tra paesi terzi e Russia.
Analogamente le misure dell’UE non impediscono che i paesi terzi e i relativi cittadini che operano al di fuori di essa acquistino dalla Russia prodotti farmaceutici o medici.
Oltre alle sanzioni economiche, il Consiglio ha deciso di inserire in elenco altre persone ed entità e di rafforzare gli obblighi di comunicazione, facendo gravare sulle persone oggetto di sanzioni l’onere di dichiarare i propri beni, al fine di agevolarne il congelamento nell’UE.
L’UE è fermamente al fianco dell’Ucraina e continuerà a fornire un forte sostegno alla resilienza economica, militare, sociale e finanziaria globale dell’Ucraina, anche attraverso l’assistenza umanitaria.
La condanna dell’UE
L’UE condanna con fermezza gli attacchi indiscriminati della Russia contro i civili e le infrastrutture civili e la esorta a ritirare immediatamente e incondizionatamente tutte le sue truppe e attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il diritto internazionale umanitario, anche in relazione al trattamento dei prigionieri di guerra, deve essere rispettato. Agli ucraini — e in particolare ai bambini — che sono stati portati con la forza in Russia deve essere consentito immediatamente il rimpatrio in condizioni di sicurezza. La Russia, la Bielorussia e tutti i responsabili di crimini di guerra e degli altri crimini più gravi saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni in conformità del diritto internazionale.
Nelle conclusioni del 23 e 24 giugno 2022 il Consiglio europeo ha dichiarato che sarebbero proseguiti i lavori sulle sanzioni, anche per rafforzarne l’attuazione ed evitarne l’elusione.