Il museo Magi ‘900, aprirà al pubblico l’esposizione Guernica, icona di pace, dedicata al cartone realizzato da Pablo Picasso, raffigurante la sua opera capolavoro, da cui è nato l’arazzo esposto all’ingresso della sala del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La mostra nasce da una lunga ricerca fatta dalla storica dell’arte Serena Baccaglini, dopo il ritrovamento del cartone in Francia.
Nel corso dei suoi studi dedicati al grande artista spagnolo, la curatrice della mostra scoprì una eccezionale collaborazione a tre – frutto di un’altrettanto eccezionale amicizia – tra Pablo Picasso, Nelson Rockefeller, uno dei più grandi mecenati del Novecento e l’artista Jacqueline de la Baume Durrbach, che ricreò e tessé il dipinto di Guernica mediante l’antica arte dell’arazzo. L’iniziativa, dal grande valore simbolico, ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e il presidente Stefano Bonaccinifa parte del Comitato d’Onore.
“Accogliamo con piacere in Emilia-Romagna questo capolavoro – ha detto alla presentazione alla stampa l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti – che rappresenta gli orrori della guerra su Guernica, cittadina basca, prima al mondo a subire un bombardamento aereo da parte dei nazisti. L’opera, diviene monito contro ogni futura strage e assume il valore di icona di pace, come narra giustamente il titolo della mostra. Qui Picasso esorta, attraverso l’arte, alla democrazia, alla pace e alla libertà, valori fondanti del vivere civile in cui crediamo fermamente, come crediamo fermamente che la cultura sia un veicolo potentissimo per affrontare sfide come l’integrazione, la diffusione della pace e come volano di sviluppo economico oltre che etico e sociale. Con questa convinzione la Regione Emilia-Romagna, negli ultimi tre anni ha scelto di puntare decisamente sulla cultura, facendo crescere il proprio impegno, più che raddoppiando nel 2018 i fondi assegnati al settore da inizio legislatura (un aumento di 15 milioni su un budget complessivo di 36), e con l’obiettivo di triplicarli entro il 2020′. ‘Nella nostra Regione -ha concluso l’assessore- la cultura è diffusa su tutto il territorio e anche questo evento così significativo – e di cui ringrazio il fondatore del museo Giulio Bargellini – è emblematico di quanto anche la provincia sappia intercettare, creare, riproporre le eccellenze in ambito culturale, dando forza e spessore al nostro sistema culturale policentrico“.
“Con la presentazione al Museo Bargellini del cartone che nel 1954 Picasso volle trarre della sua opera Guernica – ha detto l’assessore Patrizio Bianchi– Giulio Bargellini sviluppa ancora di più la vocazione del museo al ‘900. Un secolo di grandissime contraddizioni dove, inizialmente, le nazioni hanno cominciato una guerra tra di loro mentre, nella seconda parte, hanno cercato di uscirne facendo la pace. La pace, quindi , diventa oggi il messaggio principale che Giulio Bargellini ci propone con questa esposizione in un luogo di eccellenze del novecento ma già proiettato nel nuovo secolo“.
“Credo nella potenza delle immagini – ha sottolineato Giulio Bargellini – e se esiste un’immagine capace di evocare universalmente il valore della pace, quella è certamente Guernica: una rappresentazione di denuncia e di speranza che Picasso ha elaborato in maniera inimitabile e che Nelson Rockefeller ha voluto divulgare ulteriormente commissionandone l’arazzo. Abbiamo bisogno di Guernica, della sua forza evocativa, ma anche di conoscere e di diffondere una storia così bella e singolare, legata ad una di comunanza di ideali e di amicizia come quella di Guernica e del suo cartone una storia che, in qualche modo, descrive ciascuno di noi“.
“L’arte del Novecento, mi appassiona da ormai cinquant’anni – sottolinea Bargellini – e l’incontro con l’arte mi ha reso probabilmente più attento e sensibile al pensiero dell’Uomo, oltre che alle sue esigenze materiali e spirituali: in questo processo è stato fondamentale il rapporto con gli artisti. Ho incoraggiato molti di loro con gioia e grande rispetto intellettuale affinché potessero proporre la loro ricerca artistica, sostenendola anche fattivamente, con la commissione diretta di opere o organizzando esposizioni con le loro creazioni’. ‘Il museo privato MAGI ‘900, che ho fondato nel 2000 – continua – è funzionale a questo: permette di evidenziare le iniziative che ritengo portatrici di messaggi importanti e, nel contempo, favorisce un’interazione con tutti coloro che abbiano un obiettivo importante, solidale e sensibile, da conseguire al fine di favorire la crescita e la diffusione di un modo umano di cogliere le diversità del mondo e del nostro essere“.
Tra le autorità, presenti anche il Sindaco Pieve di Cento, Sergio Maccagnani, che ha sottolineato la rilevanza della mostra per la città; il presidente della Fondazione Marconi, Gabriele Falciasecca; il critico d’arte, Claudio Spadoni, intervenuto a sottolineare la straordinaria creatività di un autore che ha recepito la lezione dei grandi maestri del passato interpretandola con la genialità’ del suo sentire.