Il greyhound, il levriero inglese, è un cane da caccia, dalla corporatura magra e muscolosa. È agile e veloce, può raggiungere i 60 km/h ed è per questo che viene utilizzato nelle corse. A Youghal, costa est irlandese, la corsa dei cani al Greyhound Stadium si tiene ogni lunedì e venerdì. Luglio e agosto l’entrata è gratis per assistere allo “spettacolo”. Sono sei i cani che gareggiano, al via le scommesse su chi farà il primo posto, molti puntano sul numero 3 January bride, sembra vada forte. A fare la fila allo sportello ci sono per lo più bambini e teenager che scorazzano liberi ignari.
La prima corsa inizia alle 19.55, ce ne sarà un’altra alle 20.10 e così via fino alle 22. Lanciato il fantoccio di lepre, i cani partono inferociti. Pochi secondi, la gara non è neanche iniziata che già finisce, ma quasi contemporaneamente ne inizia un’altra: le decine di persone che eccitate corrono a ritirare le loro vincite. Poi daccapo, al via le nuove scommesse tra un sorso di birra e una patatina.
Jonny ha lavorato qui per anni, filmava le corse con i pochi mezzi che i proprietari del Greyhound Stadium gli mettevano a disposizione e racconta: «Ho lavorato qui per 6 anni e ne ho viste di cose». Quali cose gli chiedo. Mi racconta allora delle scommesse, dei segni gestuali e di quello che avviene in questi ambienti perchè qui alla fine tutti devono vincere. «Spesso ho visto persone comunicare attraverso gesti per indicare a chi prende le scommesse se il cane quel giorno è in forma o meno».
A volte per gli allevatori dei cani è anche meglio perderle le scommesse. Nessuno così rimane scontento. La compagnia che gestisce il cinodromo vince, e nel giro di poche settimane, il cane che oggi perde sarà più quotato e la vincita per l’allevatore sarà dunque più alta.
Poi continua Jonny «Può accadere che durante la corsa i cani subiscano degli incidenti. Un semplice urto a quella velocità può provocare la morte di un cane o lesioni di vario tipo. E se la carriera è over quello che rimane a questi cani è l’iniezione». Perchè agli allevatori un cane leso non conviene più economicamente, quello che conviene è sbarazzarsense.
È nei paesi anglosassoni che esiste la tradizione delle dog racing. E come riportano associazioni animaliste quali GACI e la irlandese A.F.A.R. ogni anno 14.000 cuccioli di greyhounds nascono per entrare nel mondo delle corse. Questi cani vengono tutt’oggi acquistati alle aste irlandesi ad un prezzo tra i 20- 150 euro per entrare in un’industria che vale 13 milioni di euro.
E una volta nati, i piccoli greyhounds devono affrontare dure selezioni, poi c’è l’addestramento che prevede stanze buie, musica ad altissimo volume e rigorosamente digiuno. Inoltre come denuncia A.F.A.R i cani vengono frequentemente drogati. Cocaina, viagra per accelerare la frequenza cardiaca, o anche steroidi e sedativi come EPO o Largactyl. Tutto per vincere, o perdere.
Siamo alla seconda race e mentre gli altri cani continuano a correre furiosamente, il numero cinque, Witches White si ferma. Spaesato in pista non corre più, solo cammina sull’erba. E ormai la gara è over, è il numero 2 che vince questa volta, Coolbeggan Ace che vince per chi lo alleva, per l’industria che lo sfrutterà al massimo tre anni se tutto va bene, per quella stessa che poi se ne sbarazzerà perchè è così che il business va.