Il governo mente sapendo di mentire
“Non si difende l’Italia gonfiando i dati delle stime sui costi del pacchetto clima-energia”. Con queste parole Greenpeace risponde, in una nota – alle affermazioni del ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi che ha sostenuto che il governo “non è anti-ambientalista”. “Non si difende l’interesse nazionale gonfiando le stime a un livello più che doppio – dichiara il direttore delle campagne di Greenpeace, Giuseppe Onufrio – e ancor meno se questo avviene nella fase di conclusione di una direttiva europea di questa importanza. E’ la prima volta nel mondo che gli aspetti economici di un pacchetto con finalità ambientali vengono messi in discussione da un ministero dell’Ambiente – prosegue Greenpeace – questa è la dimostrazione di una politica apertamente antiambientale del governo, che dopo aver capito di aver fatto un errore grossolano stende un velo pietoso sulla vicenda”. Greenpeace chiede ora al governo, “se è coerente, di reintrodurre l’obbligatorietà della certificazione energetica degli edifici per la compravendita, e di reinserire la detrazione del 55% per le spese di ristrutturazione energetica degli edifici”. “Se nemmeno questi segnali minimi verranno dati – concude Onufrio – allora è chiaro che il governo mente ancora sapendo di mentire”.