Estate non è solo viaggi e vacanze ma anche concerti, spettacoli e serate nei locali. Per questo motivo, essere vaccinati e poterlo dimostrare sarà un requisito essenziale per godersi l’estate pienamente e in sicurezza. Il green pass, quindi, sarà un documento essenziale e avrà un utilizzo più esteso rispetto a quanto previsto finora: vediamo cosa dobbiamo sapere.
Cosa sapere sul green pass
Eravamo rimasti al green pass europeo valido a partire dal primo luglio e utile per circolare in tutti i Paesi dell’Unione europea. Il suo omologo italiano doveva essere, invece, il lasciapassare per circolare nelle regioni arancione e rosse del nostro Paese (in zona gialla e bianca non è necessario esibire alcuna certificazione). Dopo tutte queste settimane, è stato deciso che la certificazione verde non sarà limitata ai viaggi ma avrà un utilizzo molto più ampio. Sarà utilizzato, soprattutto in zona bianca e gialla, anche per l’ingresso a eventi culturali, musicali o sportivi e alle cerimonie come i matrimoni.
Chi può richiedere la certificazione verde
La certificazione verde, in realtà, consiste in tre certificati diversi. Ecco chi può richiedere il green pass e chi lo rilascia:
- chi ha ricevuto la prima dose del vaccino
- la validità parte dal quindicesimo giorno dall’inoculazione e termina il giorno prima della somministrazione della seconda dose;
- è rilasciato dall’ente che ha effettuato la vaccinazione (nel caso degli hub vaccinali è scaricabile dalla stessa piattaforma regionale attraverso la quale ci si è iscritti)
- chi ha completato il ciclo vaccinale: cioè chi ha ricevuto entrambe le dosi o chi ne ha ricevuta una sola perché guarito dal Covid da sei mesi
- il certificato ha una validità di nove mesi dalla data della seconda dose
- le modalità di acquisizione del certificato sono le stesse contemplate per chi ha ricevuto solo la prima dose
- chi è guarito dal Covid
- in questo caso la certificazione ha una durata di sei mesi dalla data di fine isolamento
- il pass è rilasciato dall’Asl di competenza
- chiunque non rientri in nessuno dei due casi appena citati deve sottoporsi a un tampone e il certificato viene rilasciato solo in caso di esito positivo
- In questo caso, il pass dura quarantott’ore dalla data dell’esito del tampone
- è rilasciato dall’Asl. dal laboratorio in convenzione, dalla farmacia o dal medico o pediatra di base che ha effettuato il test
Al momento il green pass è rilasciato in formato cartaceo o digitale ma per le prossime settimane è prevista la visualizzazione attraverso l’app “Immuni” (l’app “Io” finora non ha dato buoni riscontri). In caso di controlli, bisognerà mostrare il codice Qr.
Mascherine e distanziamento
Il ministero della Salute specifica che la certificazione verde non autorizza i soggetti che lo possono esibire ad abdicare alle norme in vigore come l’uso delle mascherine, il distanziamento sociale e la detersione frequente delle mani.
In copertina foto di Free-Photos da Pixabay