Una conferenza sul contributo degli operatori dei servizi pubblici per il successo della COP21, verso un’economia più sostenibile. A EXPO 2015, in Cascina Triulza, il parlamentare europeo Jean Lambert (relatore sulla ” Green Employment Initiative”), il Prof. Samuele Furfari (Consigliere del Direttore generale della DG Energia) e Peter Czaga (Unità A.1 della DG Environment) discuteranno il ruolo fondamentale dei servizi pubblici nella mitigazione e dei cambiamenti climatici. In apertura il contributo del presidente del Gruppo CAP Alessandro Russo.
Il convegno è l’occasione per gli operatori dei servizi pubblici di rinnovare il loro appello per la conclusione di un accordo ambizioso sul clima che includa impegni vincolanti in tema di mitigazione e adattamento.
“Gli operatori dei servizi pubblici sostengono la necessità di azioni ambiziose per il clima, grazie al loro impegno a garantire una cultura di sostenibilità all’interno delle loro aziende – spiega Valeria Ronzitti, Segretario Generale di CEEP, la federazione europea delle aziende dei servizi pubblici -. Il loro approccio di business si basa su logiche di sostenibilità, tenendo conto degli aspetti ambientali, così come delle dimensioni economiche e sociali”.
Le politiche di mitigazione devono essere strutturate sulla base dell’efficienza delle risorse e della riduzione delle emissioni di carbonio. I settori dei servizi pubblici quali i trasporti, le telecomunicazioni, l’energia, la gestione dei rifiuti e il trattamento delle acque, così come i settori di ricerca e sviluppo hanno un importante potenziale per la mitigazione dei cambiamenti climatici. La costruzione di un Emissions Trading Scheme europeo (ETS) deve quindi consentire l’individuazione del corretto costo della CO2, creando condizioni di parità per incentivare gli investimenti che favoriscano la riduzione dell’impronta ecologica dell’economia europea.
Le politiche di adattamento dovrebbero essere viste come complementari alle politiche di mitigazione, nel far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico. Le misure di adattamento dovrebbero includere la protezione delle infrastrutture, per aumentare la loro resilienza. Le implicazioni del cambiamento climatico su settori come l’acqua, l’energia e i trasporti devono essere considerate con urgenza.
Infine, le politiche sui cambiamenti climatici non possono ignorare la sfida degli investimenti: c’è una forte motivazione economica per investire in azioni per il clima, in modo da creare la crescita sostenibile e l’occupazione di cui l’Europa ha bisogno. Inoltre, per rendere effettivo il potenziale degli investimenti in soluzioni rispettose del clima, gli investimenti privati devono essere sostenuto da interventi pubblici.