Quali saranno le conseguenze della diffusione del Coronavirus sulla nostra economia? Le previsioni non sono incoraggianti. L’ultimo decreto del Governo ha imposto la chiusura di scuole, cinema, teatri, le partite di campionato di serie A si svolgeranno a porte chiuse e già prima del provvedimento molti eventi erano stati annullati per paura del contagio. Il fermo delle attività, in parte imposto in parte dettato dalla paura, ha messo in evidenza tutte le pecche di un sistema economico basato sui consumi sfrenati, sui bisogni creati ad hoc, senza considerare il danno arrecato al nostro pianeta. Abbiamo bisogno di un modello economico che tenga conto delle istanze ambientaliste ogni giorno più urgenti, che restituisca alla natura i suoi tempi pur generando profitti. La green economy non è l’ultima moda in campo economico, l’ultima scuola di pensiero di cui testeremo la durata. Se accogliamo la definizione di green economy, capiamo che essa è il futuro, l’unico possibile. La green economy italiana è tra le più sviluppate nel mondo, non dovrebbe fare fatica a trovare la sua via per uscire da questo tunnel.
I settori dell’economia italiana più danneggiati
Tra i settori che maggiormente stanno risentendo della crisi economica conseguente all’espandersi del Coronavirus in Italia è il turismo. Il Bel Paese è una delle mete più gettonate dai turisti stranieri e gode anche un buon turismo interno. Confturismo calcola che il prossimo trimestre in Italia ci saranno 31 milioni di turisti in meno per una perdita di 7 miliardi di euro. In Lombardia la produzione industriale è praticamente ferma poiché la maggior parte dei dipendenti abita nelle zone rosse. Il made in Italy agroalimentare, che ha un enorme successo all’estero e negli ultimi anni aveva registrato un forte rialzo dell’export, quest’anno rischia di perdere 138 miliardi di euro. Annullate, infine, tutta una serie di fiere a partire dalla Fiera del mobile di Milano, che conta ogni anno 2000 espositori e genera un indotto di 350 milioni di euro, mentre la Milano Fashion Week si è svolta a porte chiuse. Come può la green economy, nella sua definizione primaria, risollevare le sorti dell’economia italiana?
Cos’è la green economy
Per capire davvero cos’è la green economy dobbiamo considerare la definizione che ne abbiamo nella lingua italiana: economia sostenibile. La green economy è un’economia sostenibile, un’economia, cioè, che mira a produrre profitti partendo dalle risorse del nostro pianeta, e fin qui nulla di nuovo, ma nel loro pieno rispetto. A differenza dei precedenti modelli economici che hanno “sfruttato” le risorse naturali, la green economy le utilizza senza depredarle. Questo significa, per esempio, stop ad allevamenti e coltivazioni intensive, che sfruttano il suolo improverendolo; utilizzo di energie da fonti rinnovabili per ridurre, e in un secondo momento azzerare, le emissioni di CO2; attuazione di un ciclo integrato dei rifiuti; riduzione degli sprechi ed efficientamento energetico.
La green economy italiana
La green economy italiana, nella sua definizione più ampia, sta vivendo un momento di grande espansione. Secondo il rapporto Greenitaly 2019, il nostro Paese è il primo in Europa nel riciclo dei rifiuti, quarto produttore mondiale di biogas, 432 imprese italiane dei comparti industria e servizi, negli ultimi cinque anni, hanno fatto investimenti “green”. Dati incoraggianti se si pensa che si è usciti da poco dalla crisi economica del 2008, che ha travolto a cascata tutti i settori, mentre all’orizzonte se ne prospetta una nuova. E allora se continuiamo a chiederci cos’è la green economy forse la risposta esatta è: il presente.
Foto di copertina di Sarah Richter da Pixabay