Salute: scoperta la molecola che blocca il grasso sul nascere
Si chiama fatostatina e potrebbe rappresentare per milioni di persone la ‘liberazione’ dai chili di troppo: è una piccola molecola che blocca il grasso sul nascere, che agisce come anti-grasso e anti-cancro e spegne, letteralmente, i geni e tutti i fattori che fabbricano il grasso. E’ quanto riferiscono Motonavi Uesugi e colleghi della Kyoto University sull’edizione di agosto di Chemistry e Biology (Cell press). La fatostatina, bloccando tutte quelle molecole ad oggi conosciute coinvolte nella sintesi del grasso, in particolare un fattore della trascrizione chiamato Srebp, potrebbe essere, dicono i ricercatori, la chiave di volta per combattere definitivamente l’obesità . La sua azione è stata verificata su topolini geneticamente predisposti all’obesità che dopo essere stati curati con la magica molecola sono diventati più snelli. La fatostatina riesce anche a far abbassare i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue, in pratica agisce su tutti i geni che hanno un ruolo nella produzione del grasso corporeo e in diversi aspetti della sindrome metabolica, i cui maggiori fattori di rischio sono l’obesità , il colesterolo alto e l’insulino-resistenza. Studi fatti in cellule di coltura mostrano che la molecola, già conosciuta come 125B11, riduce in modo significativo, del 33%, l’attività di 63 geni, inclusi i 34 coinvolti direttamente con la sintesi del colesterolo o degli acidi grassi, molti dei quali sotto il controllo di Srebp. Analisi più dettagliate rivelano che farmaci bersaglio, usati nella sperimentazione, bloccano SREBP impedendogli di diventare attivo e di entrare nel nucleo, dove potrebbe altrimenti attivare il programma che “costruisce” i grassi. In topolini nei quali è stata iniettata fatostatina, si è registrata una notevole riduzione del peso corporeo e dopo quattro settimane di trattamento gli animali pesavano il 12% in meno e avevano livelli di zucchero nel sangue più bassi del 70%, ed erano anche scesi i loro livelli di colesterolo (sia LDL che HDL). La concentrazione di acidi grassi nel sangue era invece più alta, segno, riferiscono gli scienziati, che l’organismo dei topolini aveva necessità di bruciare il grasso. Inoltre, è stato osservato che, mentre il fegato dei topi obesi era pallido e pesante, quello dei topolini curati con la fatostatina aveva ripreso il bel colore rosso ed era più leggero del 30%, Un’altra cosa che non ci si aspettava: i ricercatori hanno rilevato che bloccando l’azione di Srebp, veniva bloccata anche la crescita di cellule di cancro alla prostata messe in coltura. La fatostatina non è la sola molecola ad agire contro Srebp, ma secondo gli scienziati, lo fa in modo diverso e, ammettendo che non tutto si è capito di questa molecola, si dicono molto soddisfatti dell’efficacia della sua azione. “Però – avvertono – rimangono ancora molte ricerche da fare per provare che è clinicamente utile per combattere l’obesità e, forse, anche le malattie cardiovascolari e il diabete. La fatostatina e i suoi analoghi potrebbero anche rappresentare, secondo Uesugi un strumento utile per capire meglio l’attività regolatoria di Srebp e il metabolismo dei grassi.