Il cinema italiano trionfa al 23° Festival del Cinema Mediterraneo di Tétouan. Due anni dopo la vittoria de Il Giovane Favoloso di Mario Martone, l’Italia torna sul gradino più alto del podio con Indivisibili di Edoardo De Angelis, che venerdì 1 aprile si è aggiudicato il Grand Prix de la Ville de Tétouan (del valore di circa 7.000 euro).
La giuria, presieduta da Panos Karkanevatos (Grecia) e composta da Cristiana Paternò (Italia), Francais Bordat (Francia), Kadhy Toure (Costa D’Avorio) Fatima Loukili (Marocco) e Cristina Plazas (Spagna) ha attribuito, all’unanimità, il prestigioso riconoscimento al film di De Angelis.
Cristiana Paternò, ospite della delegazione italiana in qualità di giurato, ha dichiarato: “della selezione ho apprezzato la grande varietà di stili e punti di vista sul cinema e sulla società. Non so se esista un cinema del mediterraneo, ma vedere le cose da questa prospettiva è stato stimolante e innovativo. Alla fine il film italiano ha prevalso. Tutti noi abbiamo potuto imparare molto da questo confronto fruttuoso e onesto, il festival di Tétouan merita di crescere ancora e voglio sottolineare che, grazie alla collaborazione con il MedFilm di Roma, ha sempre dato ampio spazio al cinema italiano. Forte la presenza femminile sia nelle giurie, e sia nella selezione del concorso ufficiale che ha presentato principalmente storie di donne e molti film diretti da donne”.
Tra gli eventi speciali proposti dal festival, il Forum delle Film Commission del Mediterraneo. Per l’Italia è intervenuto Luciano Sovena, Presidente della Fondazione Roma Lazio Film Commission che si è detto: “felice ed orgoglioso di aver partecipato al festival di Tétouan ed in particolare alla riunione tra le film commission di Spagna, Francia e Marocco a cui ritengo la film commission Roma Lazio abbia dato un contributo importante, stiamo infatti lanciando la piattaforma per un cinema del Mediterraneo dove ci sia uno scambio di idee, di contributi, per realizzare film in coproduzione d’interesse comune. Presto verrà proposto un accordo tra questi paesi del Mediterraneo per una nuova forma di collaborazione culturale, sociale e industriale.”
Nell’ambito del festival si è svolto il convegno “Quando il cinema supera le frontiere stabilite dall’uomo”a cui ha preso parte Beatrice Fiorentino: “Un’incredibile occasione di arricchimento culturale che trova il suo punto di forza nell’incontro, la condivisione e lo scambio di vedute, di prospettive, di approcci. In particolare questa edizione, soffermandosi sul tema della frontiera e sul potere del cinema di oltrepassare le barriere imposte dall’uomo, ha offerto l’opportunità di indagare la natura stessa della settima arte sotto diversi punti di vista: dagli aspetti più puramente linguistici e narratologici, fino all’imprescindibilità di un percorso estetico militante nell’affrontare temi di attualità come i fenomeni migratori che investono il Mediterrraneo”.
A completare la delegazione italiana Mario Brenta con Delta Park film co-diretto conKarine De Villiers e presentato a Tètouan in concorso nella sezione documentari ePatrizia Pistagnesi, presente in qualità di membro della giuria documentari.