« Questo libro » dichiara l’autrice introducendoci alla sua nuova opera « racconta le storie di un gruppo di aristocratici la cui giovinezza coincise con l’ultimo momento di grazia della monarchia francese »: sette personaggi emblematici, i quali, sfruttando le qualità migliori della loro casta – « la fierezza, il coraggio, l’eleganza dei modi, la cultura, il talento di rendersi gradevoli » –, non furono solo maestri nell’arte di sedurre, ma, da veri figli dei Lumi, ambirono ad avere un ruolo nei grandi cambiamenti che si preparavano, e dopo il 1789 seppero affrontare le conseguenze delle loro scelte – la povertà, l’esilio, perfino il patibolo – con l’incomparabile panache che li distingueva.
L’autrice
Benedetta Craveri vive tra Roma (dove è nata), Napoli (dove insegna Letteratura francese all’Università Suor Orsola Benincasa) e Parigi.
Nipote di Benedetto Croce, è una delle massime studiose italiane di lingua e letteratura francese, autrice di saggi e monografie sulla vita intellettuale dei salotti francesi che, in età moderna, hanno ruotato attorno alla corte di Versailles, membro dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, insignita a Parigi del prestigioso riconoscimento di “ufficiale” dell’Ordre des Arts et des Lettres .
Presso Adelphi sono apparsi Madame du Deffand e il suo mondo (1982), La civiltà della conversazione (2001), Amanti e regine (2005) e Maria Antonietta e lo scandalo della collana (2006); sempre per Adelphi, Benedetta Craveri ha curato vari testi del Settecento francese, tra cui Vita privata del maresciallo di Richelieu (1989).