L’arrivo della Fase 2 nel nostro Paese ha segnato anche un brutto ritorno ovvero quello degli sversamenti di rifiuti illegali nel fiume Sarno in Campania. Forti proteste arrivano da Legambiente e non solo per fermare questo fenomeno di inquinamento ambientale che da troppo tempo va avanti.
Uno dei fiumi più inquinati d’Europa
L’inizio della Fase 2 e la conseguente riapertura delle aziende ha portato al ritorno di rifiuti che sono stati versati nelle acque del fiume Sarno (uno dei fiumi più importanti della Regione Campania). Il fiume, nei mesi di lockdown, stava vivendo un lento ritorno “alla normalità” con acque più pulite e ritorno dei primi pesci.
I sequestri dei depuratori
I carabinieri forestali di Sarno (Salerno) hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Nocera Inferiore, nello stabilimento della società La Doria spa nell’ambito di indagini sull’inquinamento del fiume Sarno. A seguito degli accertamenti condotti dai carabinieri, ai quali hanno collaborato tecnici del dipartimento di Salerno dell’Arpac e tecnici dell’ente Parco regionale del bacino idrografico del fiume Sarno, il sostituto procuratore Anna Chiara Fasano, titolare dell’indagine, e il procuratore Antonio Centore hanno richiesto l’emissione del provvedimento di sequestro, richiesta accolta dal gip Giovanni Pipola.
La riposta della Doria spa al sequestro
La risposta dell’azienda diretta interessata dal sequestro dei depuratori non si è fatta attendere. Tramite un comunicato stampa, la Doria spa dichiara: “La Doria S.p.A., in relazione al comunicato stampa emesso dal Procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore avente ad oggetto il sequestro preventivo di porzione del depuratore delle acque reflue dello stabilimento di Sarno, tiene a precisare che in data odierna ha già provveduto, tramite i suoi legali, a presentare istanza di dissequestro al Tribunale di Nocera Inferiore e richiesta di riesame al Tribunale della Libertà di Salerno poiché è in possesso di una serie di documenti che il P.M. e il GIP non hanno potuto esaminare, comprovanti la totale estraneità dell’azienda ai fatti contestati e più in generale ai fenomeni di inquinamento del Fiume Sarno. I vertici della società ripongono piena fiducia nell’operato della Magistratura, offrendo la massima collaborazione per l’accertamento dei fatti“.
Sversamenti di rifiuti illegali nel fiume Sarno, il flashmob dei cittadini
Il sequestro della procura di Nocera inferiore, però, non è di certo l’unico segnale di cambiamento verso questo problema che da tanto tempo va aventi. Sono gli stessi cittadini dell’Agro nocerino-sarnese che sono scesi in piazza per protestare. Coem? Semplicemente in silenzio e con magliette bianche perché il fiume va ripulito ed è tempo che siano le istituzioni a parlare. Questo è il messaggio del primo flash mob di «Aquamunda-Uniti per il Sarno», l’iniziativa dei cittadini locali contro questi sversamenti illegali. La protesta si è svolta sabato 23 maggio in Piazza Diaz a Nocera Inferiore. Un modo, insomma, per gridare alla politica: «Se non ora, quando?». Al termine del raduno, il suono della sveglia.