Si è tenuta, presso la Sala convegni della sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche a Roma, una giornata di presentazione delle attività svolte dal Centro per la microzonazione sismica e le sue applicazioni (CentroMS) del Cnr, a supporto delle zone colpite dal sisma due anni fa.
Gli effetti indotti dal terremoto possono essere valutati realizzando studi di microzonazione sismica, strumento che consente di studiare le caratteristiche geomorfologiche e geologiche di un territorio che intervengono nell’alterazione del moto sismico. Essa riveste un ruolo chiave per la pianificazione del territorio e per il supporto alla progettazione degli interventi sui manufatti.
La microzonazione sismica richiede conoscenze specifiche di modellazione geofisica e analisi numerica ancora poco diffuse. Per questo motivo, tali studi sono spesso condotti attraverso l’integrazione delle competenze professionali di geologi e ingeneri con quelle degli Enti di ricerca e delle Università, che realizzano in questo modo un naturale passaggio di conoscenze e la formazione dei professionisti impegnati sul territorio.
Gli eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale a far data dal 24 agosto 2016 hanno reso purtroppo necessaria un’accelerazione di questo fisiologico processo di trasferimento delle conoscenze, dalla ricerca verso le professioni.
Il CentroMS, costituito da venticinque soggetti tra Enti di ricerca e Dipartimenti universitari, si è reso disponibile a supportare il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento tecnico-scientifico degli studi di microzonazione sismica realizzati da professionisti geologi e ingegneri nei 138 Comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici del 2016-2017.
Si è trattato, senza dubbio, del più vasto e complesso studio di microzonazione sismica post-evento mai realizzato in Italia attraverso un’attività coordinata di Governo, Regioni, Amministrazioni Locali, comunità scientifica e delle professioni. Le attività hanno generato un effetto virtuoso di amplificazione delle conoscenze scientifiche e delle competenze tecniche, in un ottica di prevenzione e di riduzione del rischio sismico, che proietterà i suoi effetti sulla società civile per molti anni a venire. Gli studi di microzonazione sismica realizzati miglioreranno notevolmente la conoscenza del territorio, a supporto delle valutazioni di chi sarà impegnato nella pianificazione e nella progettazione della ricostruzione.