Si terrà per la prima volta a Roma la rassegna GLI SGUARDI DENTRO, progetto promosso dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Associazione Amici di Giana e l’Archivio delle memorie migranti, nell’ambito dell’innovativo progetto “MigrArti” del Mibact volto a favorire la conoscenza delle culture dei nuovi italiani per superare paure, diffidenze e pregiudizi. L’obiettivo della rassegna è quello di portare all’attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori l’opera dei registi con background migrante che, per molteplici ragioni e traiettorie di vita, si trovano a dover lavorare in Italia tra mille difficoltà e quasi sempre in forma semi-clandestina.
Gli sguardi dentro rappresenta un’occasione per apprezzare 12 tra film, documentari e cortometraggi in alcuni casi mai proiettati a Roma, osservare l’articolazione del nuovo cinema dei registi di origine straniera in Italia, mostrarne le dinamiche, apprezzarne l’importanza e l’eventuale influenza e le contaminazioni con e sul cinema del nostro paese. Un’occasione soprattutto per ascoltare dal vivo gli autori e comprendere la straordinaria ricchezza umana e culturale di cui sono latori. Rifugiati come Rhazi Mohebi, regista di origine azera costretto a lasciare l’Afghanistan insieme con la moglie Sohela dopo aver rischiato di perdere la vita sul set del film di Siddiq Barmak,Osama; Dagmawi Yimer, fuggito dall’Etiopia dopo la repressione studentesca del 2006 e protagonista di un originale percorso documentaristico iniziato per caso all’interno di una scuola di italiano; la curda Hevi Dilara, il somalo Zakaria Mohamed Ali, o il giovanissimo afghano Morteza Khaleghi. Seconde generazioni comeSuranga Katugampala, giovane e promettente regista di origine singalese giunto in Italia adolescente al seguito della madre; Laura Halilovic, nata a Torino in una famiglia Rom; Medhin Paolos, di origine eritrea, protagonista della rete G2. Professionisti dello spettacolo attivi in Italia da anni come il regista di origine albanese Roland Sejko, l’attore nigeriano Alfie Nze al suo primo film, l’attrice franco algerina Nadia Kibout, e l’autore marocchino di stanza a Torino Adil Tanani.
La rassegna, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, si aprirà il 7 giugno al Cinema Farnese Persol con la proiezione di uno dei primi esempi di narrazione in prima persona di un migrante, realizzato da Davide Del Boca e Gian Filippo Pedote nel lontano 1989 a Milano (Stranieri tra noi), seguito da un cortometraggio del regista Suranga Katugampala (Ritorno a casa). Da mercoledì 8 giugno a venerdì 10 GLI SGUARDI DENTRO andrà in scena presso il Cinema Apollo 11: ogni proiezione sarà introdotta dall’incontro con i registi.
Durante la rassegna GLI SGUARDI DENTRO, in due specifici incontri alla Casa del Cinema e all’Istituto Centrale dei Beni Sonori e Audiovisivi, saranno chiamati a partecipare i professionisti del settore (produttori, distributori, tv) per attivare una riflessione sulle possibilità produttive e sui circuiti distribuitivi, da quello in sala fino alla distribuzione civile nelle scuole. Importante sarà lo spazio dato durante la manifestazione proprio al racconto delle forme innovative di presentazione al pubblico di un cinema che ha scarso o nullo accesso ai circuiti distributivi ufficiali. Verranno raccontate le esperienze realizzate in questi anni dalla collaborazione tra l’Archivio delle memorie migranti e la rete In Transit attivata tra Scuole, Musei e Associazioni civili (Fondazione Basso,Civico Zero, IRSIFAR, Circolo Gianni Bosio, Casa della Memoria e della Storia, Rete RAMM di archivi su migrazioni e memoria, ICBSA, Fondazione Pianoterra, ecc.) in quei luoghi significativi della città di Roma dove in questi ultimi anni sono stati avviati percorsi di apertura ai giovani e ai migranti sui temi della memoria condivisa, dell’accesso all’arte, dell’accettazione della diversità, della condivisione e consapevolezza di spazi e beni comuni.
A organizzare l’iniziativa sono la Cineteca di Bologna insieme con le associazioni Amici di Giana e Archivio delle memorie migranti, le stesse realtà che promuovono il Premio Mutti-AMM, il primo e unico premio di produzione per registi di origine straniera in Italia. Giunto all’ottava edizione, e sostenuto quest’anno anche dallaFondazione Pianoterra, da un fondo “Arte e cultura per la migrazione” co-finanziato da Open Society Foundations, dalla Fondazione lettera27, e da Unicredit, il bando 2016 (aperto fino al prossimo 15 luglio)ricompenserà con 18.000 euro il miglior soggetto o sceneggiatura presentati da un autore residente in Italia e proveniente da Asia, Africa, Est Europa, Balcani, Medio Oriente, Centro e Sud America.
Il Premio Mutti-AMM in questi primi otto anni di lavoro ha contribuito alla diffusione di percezioni dal basso e dall’interno del movimento migratorio, ha reso possibile la realizzazione e la visione di film che hanno allargato la consapevolezza della complessità e dell’universalità della condizione umana messa a confronto con la diversità. Allo stesso tempo il Premio, permettendo a questi registi di entrare nelle classi delle scuole italiane e favorendo un contatto diretto con i giovani, ha creato l’occasione per una serie di confronti e condivisioni delle problematiche proprie dei fenomeni migratori.
Il progetto GLI SGUARDI DENTRO è uno dei 45 progetti prescelti dal bando MigrArti, tra cinema e spettacolo dal vivo lanciato dal Mibact nel 2016 e al quale hanno partecipato quasi 5 mila tra enti capofila, istituzioni e associazioni partner. Il progetto MigrArti vuole creare le condizioni e le opportunità per far conoscere al meglio le culture di provenienza dei nuovi italiani con un’attenzione particolare alle seconde generazioni, autentico ponte tra i loro genitori ed il futuro che in questo Paese li attende. MigrArti vuole essere rassegne di cinema, letture teatrali, arti visive, musica tutto ciò che può far conoscere meglio l’altro, le sue tradizioni, le sue origini, i suoi percorsi, i suoi viaggi.