Il ritrovamento è stato fatto in un cantiere nei pressi della stazione di Liverpool Street. L’area della scoperta può essere ricondotta al primo cimitero municipale “Bedlam”, sito al di fuori delle mura della città e in uso dal 1569 al 1738. Il cimitero di “Bedlam” era utilizzato per le persone meno facoltose o discriminate per motivi religiosi e politici. Come ha dichiarato il project manager del Museum of London Archaeology, Nick Elsden, il ritrovamento rappresenta una buona occasione per poter analizzare la storia di un’epoca molto affascinante che segnò il passaggio dal regime dei Tudor alla Londra moderna.
Dopo il recupero, una squadra di 60 archeologi ha iniziato a lavorare sul progetto che mira a portare in sicurezza i reperti in tempi accettabili per la prosecuzione dei lavori cittadini. Prima di mettere in sicurezza i corpi, saranno effettuate delle ricerche in modo da ottenere maggiori informazioni sul ceppo batterico che generò l’epidemia e scoprire più dettagli sullo stile di vita londinese dell’epoca.
Nel Luglio del 1665 quando la peste colpì la città di Londra, il re Carlo II e la famiglia reale si trasferirono ad Oxford, area considerata ancora al riparo dal contagio. Molte personalità di spicco abbandonarono la città per trasferirsi in luoghi non contaminati, chi rimase in città, invece, cercò di far fronte all’epidemia. Per tenere pulita l’aria venivano fatte bruciare torce giorno e notte e sparse in giro spezie come il pepe resine varie come il franchincenso.
Londra non fu l’unica città ad essere interessata dalla grande peste, il più famoso caso fu quello del villaggio di Eyam nella regione del Derbyshire. Qui la peste fu introdotta da un commerciante di cotone che portò in loco del materiale acquistato a Londra. Nonostante i numerosi sforzi, la peste annientò circa il 70% dei popolani. I primi resoconti sull’epidemia parlavano di circa mille vittime a settimana per poi stimare circa 7000 vittime settimanali nel Settembre del 1665. La peste si placò durante l’autunno dello stesso anno .
Un episodio analogo riguardò Parigi qualche tempo fa. Durante i lavori di ampliamento di un supermercato cittadino furono rinvenuti circa 200 scheletri di un antico cimitero ospedaliero anch’essi probabili vittime di un’epidemia dell’epoca. A differenza della scoperta di Londra, però, Parigi non si è meravigliata più di tanto. Lo store interessato dai lavori (Monoprix) sito nella Boulevard de Sébastopol, infatti, sorge sui resti dell’Ospedale della Trinità, fondato nel 1202 e demolito nel 1817. L’accaduto resta ancora un mistero tutto da svelare. I lavori di ampliamento dello store, erano iniziati già con l’ausilio degli archeologi dell’ INRAP (Institut National De Recherches Archéologiques Préventives, l’istituto di ricerca archeologico del governo francese), che si aspettava, a causa della collocazione geografica storicamente rilevante, di fare qualche scoperta del genere, tuttavia, il ritrovamento ha superato di gran lunga le aspettative.