Il Consiglio Europeo ha stabilito la sua politica di apertura dei dati (Open Data) fissando le condizioni per il riutilizzo dei documenti del Consiglio. “Gli Open Data dovrebbero costituire una valida fonte di informazioni per i cittadini e offrire vantaggi alle imprese. La trasparenza e la digitalizzazione rappresentano una combinazione vincente per migliorare l’accesso alle informazioni nel mercato interno.” ha dichiarato Matti Maasikas, viceministro estone per gli affari europei.
Tale politica migliorerà il flusso di informazioni tra il Consiglio e il grande pubblico contribuendo a garantire che le informazioni possano essere riutilizzate sia per fini commerciali che non commerciali. La politica di apertura dei dati del Consiglio sarà applicata in conformità delle norme relative alla protezione dei dati personali e delle norme di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate UE.
La nuova decisione sancisce il principio secondo cui tutti i cittadini sono autorizzati a riutilizzare le informazioni contenute nei documenti del Consiglio gratuitamente e senza che sia necessario presentare domande singole.
La sua elaborazione verrà agevolata dal portale Open Data dell’UE, che vuole essere il punto unico di accesso ai dati prodotti dalle istituzioni e dagli organi dell’UE. Questo portale contiene numerose serie di dati e collegamenti ai portali di dati aperti degli Stati membri dell’UE.
Il Consiglio ha partecipato a questa iniziativa dal 2015, usando queste tre serie di dati:
- metadati del registro pubblico del Consiglio
- metadati delle domande di accesso del pubblico ai documenti del Consiglio
- votazioni del Consiglio sugli atti legislativi
Il diritto di accesso ai documenti del Consiglio rimane disciplinato dal regolamento (CE) n. 1049/2001. Le informazioni del settore pubblico sono un’importante fonte di conoscenza ed innovazione nel settore privato, a sostegno della creazione di migliori servizi digitali per i cittadini e le imprese di tutta Europa.