“Qual è la situazione internazionale”, “Perché Draghi si è dimesso”, ma anche “Elezioni 2022”. E gli addii più clamorosi come quello della Regina Elisabetta, quello di Piero Angela o ancora quello di David Sassoli. Sono queste le principali ricerche web effettuate dagli italiani nel corso dello scorso anno e i temi che hanno maggiormente catturato il loro interesse. A fornire i dati è stato ovviamente Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo e nel nostro Paese, che continua a rivelarsi un formidabile “termometro” delle passioni degli utenti.
Annualmente l’azienda di Mountain View, sulla base dei dati raccolti nei 12 mesi, restituisce una statistica dettagliata sui trend di ricerca, utile per scoprire e avere una panoramica completa sui dubbi, le aspettative e le necessità di chi utilizza la Rete. I risultati dell’analisi sono considerati molto attendibili per comprendere molteplici aspetti, comprese preferenze che possono essere sfruttate in ambito commerciale. Non è un caso che i trend di ricerca siano importanti ad esempio per analizzare l’interesse per specifici siti web o anche brand. Un esempio è dato da questa lista casinò online che elenca anche le sale da gioco più cercate sul web e le aree maggiormente interessate nelle ricerche organiche, ma lo stesso metodo può essere utilizzato in altri comparti e tipi di attività. Dalle domande scritte nella famosa “barra di Google”, attraverso anche strumenti di ricerca avanzati e piccoli trucchi, emerge dunque la necessità di comprendere il perché delle cose da parte degli italiani in argomenti ben specifici che hanno avuto effetto sulla nostra vita quotidiana.
Le parole più ricercate nel 2022
Quale che sia stata la ricerca, il risultato è stato sempre quello di capire cosa succede intorno a noi, il perché delle cose. Ma ricompaiono anche le ricerche che fanno capire la voglia, la necessità e il desiderio di ricominciare a fare tutto quello che si faceva prima del 2020. La pagina di analisi dei trend di Google restituisce delle statistiche molto interessanti, dalla parola più ricercata alle maggiori ricerche su “come fare per”, “perché”, “cosa significa” e tante altre cose. Naturalmente onnipresenti sono le ricerche relative ai rapporti internazionali tra Paesi degli ultimi mesi. Questi interessano le ricerche sul motore di ricerca sotto vari aspetti, non solo dunque sul piano della sicurezza ma anche per gli strascichi che si porta dietro, come l’aumento dei prezzi in giro per il mondo. Un trend di ricerca, questo, al terzo posto nelle ricerche dei “perché”. Ma sono i temi economici a ritornare nelle ricerche degli italiani nel 2022, i quali si domandano innanzitutto cosa sia l’inflazione e i consigli per ridurne l’impatto sul proprio stipendio. Legata a questa c’è la tematica del risparmio, ricerca molto ricorrente nella domanda di consigli su come ridurre i costi e come risparmiare denaro. Ancora legato al tema delle finanze personali è quella delle sovvenzioni statali e dei bonus governativi, relativamente alle modalità di accesso e ai requisiti su come ottenerli. Ma oltre a questi temi molto più seriosi sbuca l’interesse degli italiani per lo sport. E l’annata splendida di Berrettini e di Sinner hanno fatto avvicinare molti italiani al tennis. Addirittura al quarto posto tra le parole più cercate dell’anno compare l’Australian Open, con Jannik Sinner, sempre molto atteso al torneo, al quarto posto tra i personaggi più ricercati. Tennista in buona ricerca perché seguito da Novak Djokovic e appunto Matteo Berrettini.
L’altra faccia della medaglia: i siti crollati nelle ricerche
Se da un lato ci sono le ricerche più frequenti, dall’altro un dato molto interessante è quello dei domini, dei siti che sono crollati nelle ricerche degli utenti. Siti che hanno avuto un lungo periodo di splendore ma che sono stati poi abbandonati per diversi motivi, da quello di un problema tecnico al lento declino della sua credibilità o autorevolezza. Tra i siti che hanno dimostrato oscillazioni negative forti ci sono sicuramente giornali online e siti di informazione, spesso dotati di buona ‘domain authority’ (espressione del gergo informatico che indica l’autorevolezza di un dominio web). Un caso significativo è quello di mtv.it, che ha registrato un crollo del 90%, dell’huffingtonpost.it (-85%) e di supereva.it (-78%). I dati fanno riferimento ad una ricerca di Sistrix, un’azienda specializzata nell’analisi Seo. Sono calati senibilmente poi anche ilsussidiario.net, iltempo.it, blitzquotidiano.it e pinterest.it. La classifica invece dei dieci siti crollati in senso assoluto, quindi non solo in percentuale, vede al primo posto reverso.net, ancora mtv.it e pinterest.com. Poi ancora ilfattoquotidiano.it, huffingtonpost.it e comingsoon.it. Ma la vera sorpresa è all’undicesimo posto fanpage.it che negli ultimi due anni era notevolmente cresciuta nel campo dell’informazione “rubando” lettori alle storiche testate “La Repubblica” e “Il Corriere della Sera”.