Un nuovo bando regionale da 600mila euro (100mila in più rispetto agli anni passati) per interventi e attività a favore di preadolescenti e adolescenti. Ai contributi previsti potranno accedere, come di consueto, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, oratori, parrocchie.
Sullo stanziamento complessivo, 150mila euro vanno a sostegno di progetti di valenza regionale e 450mila per progetti di valenza territoriale. La cifra è stata articolata su base distrettuale, in rapporto alla popolazione residente di età tra gli 11 e i 17 anni, destinataria delle attività.
Per la vicepresidente e assessore alle Politiche di welfare Elisabetta Gualmini “gli adolescenti sono il nostro futuro, una generazione di mezzo spesso lasciata nell’ombra rispetto all’infanzia e all’età adulta. Noi invece puntiamo su di loro, perché saranno loro a disegnare e a progettare la società di domani. Qualsiasi iniziativa tesa a ridurre il disagio oppure a migliorare le competenze e la formazione per noi è rilevantissima”.
Ci sono 30 giorni di tempo per inviare la domanda d’ammissione ai contributi. Tra gli obiettivi indicati, c’è la promozione dell’offerta di opportunità educative per il tempo libero e delle diverse forme di aggregazione, valorizzando gli interventi già esistenti e tenendo conto della realtà scolastica e comunitaria, in modo da ottimizzare e sviluppare risorse e opportunità presenti sul territorio.
Altro obiettivo è il sostegno ad attività di carattere educativo e sociale (di oratorio o simili, di scoutismo), e di attività educative di sostegno a favore di adolescenti e preadolescenti con difficoltà. Infine, c’è la promozione dell’educazione tra pari, in modo da valorizzare il protagonismo dei ragazzi e sviluppare la loro capacità di aiutarsi tra coetanei.
Rispetto agli anni scorsi ci sono alcune novità, a partire dalla valutazione di merito dei progetti territoriali, che sarà realizzata dagli uffici di piano competenti sulla base di criteri di valutazione indicati nel bando stesso. Tra questi criteri viene attribuita una rilevanza particolare all’attivazione di reti, sia tra i vari soggetti privati, sia per sinergie e collaborazioni con i soggetti pubblici.