Giustizia sportiva e giustizia ordinaria è un tema che, ormai, non solo ha preso le prime pagine dei giornali ma ciclicamente ritorna in auge con rivelazioni (fasulle ovviamente) sconvolgenti tirate ad arte per manipolare i poveri tifosi completamente in balìa di vere e proprie campagne ‘shitstorm’ contro il malcapitato di turno.
Questa volta l’obiettivo – ma lo è da tempo non da ieri – è stato uno dei PM (tre in realtà non uno solo) dell’inchiesta PRISMA a Torino che ha inguaiato i bianconeri il dott. Ciro Santoriello. Quale la sua colpa? Udite, udite: essersi definito tifoso del Napoli e contro la Juve!
Si, peccato solo che il video da cui è artatamente estrapolata la dichiarazione risale a ben quattro anni fa e in un contesto scherzoso oltre che a seguito dell’ archiviazione che riguardava proprio la squadra torinese.
Una trama conosciuta ed un esempio classico di “informazione” artefatta. Il canovaccio sempre lo stesso: si ‘cucina’ un qualcosa di artificioso che poi viene divulgato con la complicità di giornalisti e testate compiacenti fino alla deflagrazione sui social, ovviamente, dove avviene l’esecuzione del presunto reo su pubblica piazza telematica.
A questo plot scontato, però, qui sì è unito il Ministro dello Sport che fa uscire dichiarazioni non solo discutibili ma disinformate e disinformanti. Si sta forse preparando il terreno per uno dei famosi condoni all’italiana? La politica vuole intervenire per smentire la giustizia sportiva e la giustizia ordinaria?
Chi ne esce con le ossa rotte è, ancora una volta, il sistema informativo italiano. Quella stampa che già non gode di credibilità eccezionale e che non perde l’occasione per ribadire la sua vicinanza al potere in ogni sede e la sua lontananza dalla ricerca della verità e dal racconto dei fatti e non di opinioni contrabbandate.