Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte eroe nazionale. L’affermazione un po’ esagerata rispecchia in realtà un sentimento che si sta facendo sempre più strada nell’opinione comune. Entrato in politica quasi per caso, si sta dimostrando all’altezza di una situazione drammatica sfoggiando doti da grande comunicatore.
Giuseppe Conte eletto premier
Le elezioni politiche del 4 marzo 2018 decretarono la vittoria del Movimento 5 Stelle. Una vittoria risicata, in realtà, che costrinse il movimento allora guidato da Luigi Di Maio a cercare un’alleato per formare il governo. Nacque così la coalizione giallo-verde, tra pentastellati e leghisti di Salvini. Un’alleanza difficile da subito che portò a una soluzione mai adottata prima. La nomina di un presidente del Consiglio esterno coadiuvato da due vicepresidenti. Come presidente del Consiglio fu scelto Giuseppe Conte e come due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Al suo primo discorso da Presidente Giuseppe Conte si propose come l’avvocato del popolo, il garante dei loro diritti ma apparve chiaro a tutti che fosse un burattino nelle mani dei suoi vice.
La crisi di governo del 2019
Nell’agosto del 2019 si aprì la crisi di governo. Salvini propose una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Conte e questi si presentò prontamente al Senato per rassegnare le dimissioni. Il discorso del presidente Conte fu a dir poco sorprendente. Il primo anno di governo era trascorso all’insegna delle azioni improbabili del ministro dell’Interno Salvini, in perenne campagna elettorale al suono di slogan imbarazzanti. In molti avevano auspicato più volte un intervento di Conte per riportarlo nei ranghi ma il premier aveva taciuto mostrando tutta l’inettitudine data dall’inesperienza politica. Il 20 agosto 2019, invece, il premier Giuseppe Conte proferì un lungo e intenso discorso nel quale si scagliò senza indugi contro Matteo Salvini. Nonostante molti commentatori considerassero quell’intervento tardivo, da allora la sua percezione da parte delle persone è cambiata e la sua popolarità salita. Dopo quel discorso, Conte ricevette un secondo mandato e creò un nuovo governo.
Il premier Giuseppe Conte e l’emergenza Coronavirus
Siamo alla seconda settimana di quarantena, terza di chiusura scuole a causa della diffusione del Coronavirus: il momento che stiamo vivendo è drammatico. La situazione cambia velocemente e i provvedimenti per bloccare il contagio si susseguono a gran velocità. Nella popolazione si sono alternati allarmismo e irresponsabilità che hanno generato comportamenti a volte improponibili. La comunicazione e l’informazione, poi, non sempre sono stati all’altezza della situazione. In questo quadro d’incertezza, di settimana in settimana, il presidente Conte è diventato il punto di riferimento del nostro Paese. Nei discorsi pronunciati dal premier Conte nelle ultime conferenze stampa, quelle nelle quali ha esposto i provvedimenti di chiusura delle scuole e la creazione di un’Italia unica zona protetta, ha saputo mantenere nei toni il giusto equilibrio tra pacatezza e senso di responsabilità. È riuscito a comunicare la gravità della situazione in cui ci troviamo senza suscitare panico. Il suo tocco personale non contaminato dalle classiche dinamiche politiche che all’inizio erano viste come il suo punto debole sono diventate oggi la sua forza.