La parata “Trooping the Colour”, il simpatico video con l’orso Paddington, l’ologramma della regina che si intravede all’interno della Gold State Coach. Il giubileo di platino della regina Elisabetta II ha unito tradizione e modernità. In questa occasione, che rappresenta un unicum nella storia della monarchia britannica, la regina ha voluto essere presente il più possibile manifestando anche il suo lato più informale e nonostante l’età e l’affaticamento visibile.
Il giubileo di platino della regina Elisabetta II
Il lungo weekend di festeggiamenti è iniziato giovedì al Castello di Windsor. Nella storica residenza reale, Elisabetta in persona ha schiacciato il “Commonwealth of Nations Globe” per accendere la regale illuminazione in tutto il Regno. All’esterno di Buckingham Palace si è illuminato l’Albero degli Alberi “Tree of Trees”, la scultura realizzata con 350 piccoli alberi e piante su progetto dell’architetto Thomas Heatherwick per l’occasione. I monumenti più significativi di Londra, come il Big Ben, si sono illuminati di bianco, rosso e blu, i colori della bandiera. Da allora un fitto calendario di eventi ha scandito i giorni fino a domenica.
Trooping the Colour
Dopo due anni di assenza, causa Covid, la Trooping the Colour è tornata in pompa magna. Quest’anno ha reso onore non solo al compleanno della regina, che cade il 21 aprile, ma anche ai suoi 70 anni di regno. Elisabetta II divenne, infatti, regina nel 1952 dopo la prematura scomparsa del padre, re Giorgio VI. Il suo profondo senso del dovere verso il suo Paese, però, lo aveva dimostrato già prima, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando ottenne dal padre il permesso di unirsi all’Auxiliary Territorial Service. Salita al trono, ha svolto in maniera impeccabile i suoi doveri regali incontrando nel tempo i maggiori capi di Stato: i presidenti americani Eisenhower, Kennedy, Nixon, Ford, Carter, Reagan, Bush; papa Giovanni XXII, Giovanni Paolo II; Nelson Mandela, Michail Gorbaciov.
Alto gradimento
Monarchia tra le più chiacchierate, Elisabetta II ha faticato per mantenere alto il consenso tra il popolo di quella che è considerata un’istituzione vetusta. Il divorzio di Carlo e Diana, la morte di Diana, gli scandali legati al principe Andrea, l’uscita del principe Harry dalla famiglia reale, hanno messo in forte discussione la corona. In questa occasione, che la regina ha voluto vivere il più possibile, nonostante l’età e uno stato generale di affaticamento, ha come voluto raccogliere i frutti di tanti anni trascorsi a servire il suo popolo. Ha voluto mostrare il suo lato più umano e leggero, prestandosi a realizzare un video con l’orso Paddington ma anche solo scambiando tenerezze con i suoi pronipoti al balcone di Buckingham Palace. Ad alcuni degli eventi previsti ha dovuto dare forfait lasciando gli onori di casa al figlio ed erede al trono il principe Carlo.
Chi ha visto in questa delega le premesse a un suo ritiro e all’ascesa al trono del principe Carlo dovrà ricredersi. Elisabetta II non ha alcuna intenzione di lasciare quello che ritiene un dovere per la vita e lo ha ribadito ancora una volta nel messaggio di ringraziamento a conclusione dei festeggiamenti: “Resto impegnata a servire, al meglio delle mie possibilità e sostenuta dalla mia famiglia”
In copertina foto di Jhoan Cordoba da Pixabay