Nel 1623, due astronomi di elevata caratura, come Galileo Galilei e Giovanni Keplero, poterono assistere a un evento straordinario: la congiunzione tra Giove e Saturno. I due pianeti erano talmente vicini che rientravano nella stessa osservazione attraverso i telescopi dell’epoca. Dopo 400 anni, l’evento astronomico che ha coinvolto Giove e Saturno è stato nuovamente visibile, stavolta anche a occhio nudo.
Cos’è una congiunzione Giove-Saturno
La congiunzione nello spazio tra Giove e Saturno porta i due pianeti ad allinearsi. Se l’allineamento si verifica rispetto al Sole si dice congiunzione ‘eliocentrica‘, quando si verifica rispetto alla Terra si dice ‘geocentrica‘. Le congiunzioni eliocentriche
possono essere spettacoli molto suggestivi. Le congiunzioni eliocentriche e geocentriche si verificano con un intervallo di circa vent’anni e dopo una congiunzione eliocentrica, in genere, ne arriva una geocentrica. Poi ci sono le congiunzioni
grandissime, le cosiddette ‘conjunctio maxima’, che si verificano ogni 800 anni circa, vicino l’inizio dello zodiaco, in corrispondenza di uno dei due punti equinoziali. L’evento, appunto, al quale abbiamo assistito quest’anno.
L’evento astronomico di Giove e Saturno nel 2020
Dopo 400 anni dall’osservazione di Galilei e Keplero, infatti, l’evento si è ripetuto negli ultimi giorni del 2020. In corrispondenza del solstizio d’inverno, i due pianeti si sono allineati dando vita a uno spettacolo molto suggestivo in un limpido cielo pomeridiano. Uno spettacolo, da godere anche senza l’ausilio di un telescopio, in cui si ammira una stella molto simile alla cometa dei Magi.
La buona stella
Keplero, che, come dicevamo, ebbe modo di osservare il fenomeno della congiunzione grandissima, sosteneva che il suggestivo evento astronomico annunciava grandi passaggi nella storia dell’umanità. Si sarebbero verificate, infatti, in occasione della creazione del mondo, con Noè, con Mosè, con il grande re Davide, alla nascita di Gesù,
poi per Carlo Magno e, in ultimo per lui, per Rodolfo II d’Asburgo. Quest’ultimo personaggio, probabilmente fu inserito nel novero per semplice devozione, visto che l’astronomo e astrologo lavorava presso la sua corte. Il processo di allineamento, che richiede mesi, fu la circostanza che, sempre secondo Keplero, spinse i re Magi in cammino per
cercare il nuovo re appena nato. Fu questa la loro stella cometa. Volendo seguire oggi la scia delle conclusioni dello studioso tedesco, quale evento importante ci attende dopo 400 anni? Ovviamente non ci è dato ancora saperlo. Certo è che la visione di buona stella era ciò di cui tutti noi avevamo bisogno per concludere questo anno nel segno della speranza.
In copertina foto di Free-Photos da Pixabay