Al Campionato Europeo di Calcio 2016, che si sta svolgendo in questi giorni in Francia, per la prima volta vede la partecipazione della Nazionale albanese, unitamente a Galles, Irlanda del Nord, Islanda e Slovacchia. Il suo campionato è iniziato sabato scorso, contro la Svizzera. Sarà un caso, ma il “miracolo” albanese si è avverato da quando sulla panchina siede l’italiano Giovanni De Biasi, in qualità di Commissario Tecnico, carica che detiene dal 14 dicembre 2011, coadiuvato in qualità di vice da un altro italiano, l’ex difensore interista Paolo Tramezzani. Dopo il “miracolo” Leicester, trainato da Ranieri, dunque, un altro allenatore italiano ha trovato la gloria all’estero, nella vicina e difficile Albania, qualificandola alla fase finale dell’Europeo di calcio, a conferma dell’alta preparazione degli allenatori italiani, exploit che gli consente di vincere la “Panchina d’Oro – Premio Speciale” della FIGC per «essersi distinto in campo internazionale valorizzando il nome della Scuola italiana». E ci crede nel passaggio del turno, come ha affermato in un’intervista: «… ho grandi aspettative e, nel calcio, non si dovrebbe mai dire mai. Come dimostrano esempi che abbiamo visto di recente», nonostante abbia rimediato una sconfitta per 1-0 contro gli elvetici nella 1ª giornata.
Giovanni De Biasi nasce a Sarmade (TV) nel 1956. Prima di essere nominato CT dell’Albania, ha allenato le Giovanili del Bassano Virescit e del Vicenza, Pro Vasto, Carpi, Cosenza, SPAL, Modena, Brescia, Torino, Levante, Udinese. Ma De Biasi è stato anche un buon centrocampista con una carriera calcistica iniziata nel 1974 e terminata nel 1990. Ha giocato tra le fila di Treviso, Inter, Reggiana, Pescara, Brescia, L.R. Vicenza, Bassano Virescit. Esordisce in Serie A nel campionato 1977-78 con il Pescara sotto la guida di Giancarlo Cadè.
Come allenatore raccoglie alcuni importanti successi, a partire dalla promozione della SPAL in Serie C1 (1997-98) e una Coppa Italia di Serie C. Il risultato più importante, forse (dopo la qualificazione con l’Albania, ovviamente) lo ha ottenuto alla guida del Modena che in due anni riesce a portarlo dalla Serie C1 alla Serie A. Vince anche il “Premio Panchina d’Argento” per un gioco veloce e dinamico. Un altro successo lo ottiene con la promozione del Torino in Serie A appena rinato nelle mani dell’attuale presidente Urbano Cairo, con una formazione ricostruita a fine campionato nel giro di una settimana, grazie ad una speciale concessione di mercato, in tempo per vincere i playoff contro il Mantova.
De Biasi è uno degli allenatori italiani che rinnova una già nutrita schiera di CT che si sono cimentati in campionati esteri. Il primo è stato Sandro Puppo (1961-62, 1964-65, 1965-66, Turchia), seguito da Roberto Porta (1973-74, Uruguay), Lorenzo Rubinacci (2008-2009, Gambia), Giovanni Trapattoni (2010-11, Irlanda), Fabio Capello (2010-11, Inghilterra; 2014-15, Russia), Alberto Zaccheroni (2010-11, Giappone), Claudio Ranieri (2014-15, Grecia), Pietro Ghedin (2014-15, Malta), Giuseppe Giannini (2014-15, Libano). Una tradizione, speriamo, che possa portare altri successi al calcio italiano.