Presso il Centro di documentazione di Ponticelli (Via Purgatorio, 10), per il ciclo “I martedì del libro – incontri con gli autori”, l’Istituto Campano per la storia della Resistenza e Arci movie presentano il libro “Giovanna I d’Angiò donna e regina dolorosa” del preside Ciro Raia.
Con l’autore ne discuteranno il professore Guido D’Agostino, Roberto D’Avascio presidente di Arci Movie e Imma Colonna componente del direttivo di Arci Movie.
Un’ accurata biografia della prima regina del regno di Napoli, che attraverso un dettagliato quadro della Napoli del trecento, restituisce la figura di una donna che aveva la fama di cacciatrice di uomini.
“Come spesso capita – dice Raia – leggendo, scartabellando, confrontando un po’, mi sono innamorato di questa donna, che, in tempi inimmaginabili, era riuscita a preservare per quasi quarant’anni il Regno di Napoli dagli appetiti degli altri potenti (i re, i principi aspiranti alla sua mano, i papi) e dei parenti più prossimi (i mariti, la sorella, i cugini, le zie, gli amanti), a garantirne l’unità, a tenerlo lontano dalle guerre e dai suoi drammatici effetti.
In fondo, Giovanna è stata solo un capo di stato, donna, in un periodo in cui alle donne non era concessa alcuna possibilità di emergere in contesti sociali, professionali e tantomeno politici. Il mio è un tentativo di raccontare fatti e personaggi senza i paraocchi delle convenzioni, dei luoghi comuni e delle sentenze a prescindere. Il cultore di storia è un curioso; è uno che indaga con cura (attenzione, meticolosità)”.
È ciò che mi sono prefissato in questa ricostruzione storica, specie quando mi sono imbattuto in una considerazione della regina Giovanna, che -colpita dalla preghiera di Santa Brigida al buon Dio perché punisse una donna di tanta cattiva fama- aveva semplicemente commentato: “Non può esistere un Dio cattivo!”