Italia. 30% dei giovani tra 14 e 34 anni pronto a trasferirsi all’estero. Un sondaggio internazionale, svela scenari inquietanti che ricordano quelli del periodo precedente alle grandi emigrazioni
Bisogna sfogliare i dati provenienti da indagini statistiche straniere per avere dati oggettivi su ciò che viene percepito anche nel nostro Paese, ma non riportato dai mezzi ufficiali circa la crisi che attraversa l’Italia che ci riporta a scenari già vissuti in periodi che ritenevamo assai duri per l’economia ma che pensavamo non potessero ritornare. É un sondaggio internazionale effettuato dal Zurich Insurance Group in dodici Paesi nel mondo sul fenomeno dell’ emigrazione, a fotografare cosa accade all’estero ma anche in Italia. Venendo ai dati globali, risulta che più di un terzo degli intervistati (38%) sta prendendo in considerazione di ricominciare una nuova vita trasferendosi all’estero o ha già deciso di emigrare, sebbene circa il 15% degli stessi esprima forti preoccupazioni. Fra coloro che non pensano di emigrare, il 17% ritiene di vivere già nel miglior Paese possibile e il 17% degli intervistati si sente più sicuro in patria. Le persone ascoltate che vivono nei Paesi più stabili ed economicamente solidi (come ad esempio Svizzera, Germania, Austria, Australia) sono convinte già di risiedere già nel miglior Paese possibile, mentre gli intervistati di altri Paesi sostengono di sentirsi comunque più sicuri in patria.Le principali motivazioni che gli intervistati prendono in considerazione per emigrare sono le condizioni economiche e le opportunità occupazionali.Il 49% degli intervistati considera la disoccupazione nel Paese d’origine e la ricerca di migliori condizioni lavorative, fattori chiave per prendere una decisione.Questa tendenza è particolarmente significativa nel Sud dell’Europa, con ad esempio il 41% degli intervistati spagnoli e il 44% dei portoghesi che temono la disoccupazione.Per austriaci (38%) e tedeschi (29%), le motivazioni che spingono a lasciare il Paese d’origine non sono le opportunità lavorative, bensì l’amore, i rapporti personali e lo spirito d’avventura.Da evidenziare, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello dello “Sportello dei Diritti”, i dati emersi nel nostro Paese da parte del sondaggio in questione che svela scenari inquietanti che ricordano quelli del periodo precedente alle grandi emigrazioni. In Italia, infatti, circa il 30% degli intervistati – la maggior parte dei quali giovani fra i 14 e 34 anni – sarebbe disposto a trasferirsi in un altro Paese per sfuggire alla disoccupazione e circa il 24% al fine di ricercare migliori condizioni occupazionali.Inoltre, ben il 20% del campione ha espresso preoccupazione per la situazione politica italiana, il 18% per la propria difficile situazione finanziaria e il 16% per la crisi dell’economia italiana. Tuttavia, la maggioranza dei nostri concittadini si dimostrano ancora patriottici: ben il 71% degli intervistati non prende in considerazione di ricominciare una nuova vita trasferendosi in un’altra nazione perché si sente più sicuro in patria (21%) e il 18% di chi vorrebbe emigrare prova troppa ansia per farlo davvero.