Giorno del ricordo: il 10 febbraio è il giorno in cui si ricordano i massacri delle foibe. Le esecuzioni di massa consumate ai danni delle popolazioni dalmate e istriane di etnia italiana. Le foibe sono una delle tremende pagine della nostra storia alla fine della seconda guerra mondiale.
Che cosa sono le foibe e dove si trovano?
Le foibe sono delle cavità naturali, spesso profonde, che si aprono nel terreno e seguono la forma di un’ampolla. Sono quindi grandi inghiottitoi. La loro presenza si registra in quell’area che segna il confine tra l’Italia, la Slovenia e la Croazia. Più precisamente sono tipiche della regione Carsica, quella cioè che comprende la regione italiana del Friuli Venezia Giulia, dell’Istria e della Croazia. Nell’Istria, le foibe si trovano soprattutto nella parte orientale della penisola, mentre nella regione carsica italiana si trovano nella zona che si estende tra Trieste e la Slovenia.
Che cosa furono i massacri delle foibe?
I massacri delle foibe sono stati un episodio tragico della storia recente del nostro continente, che vide come protagonisti l’Italia e la Jugoslavia. Ebbe come vittime principalmente la popolazione italiana dell’Istria, del Quarnaro e del Dalmazia. Durante la seconda guerra mondiale, la Jugoslavia fu occupata dalle truppe naziste e fasciste, e alla fine del conflitto. Con la nascita della Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia guidata da Tito, le truppe jugoslave avviarono una politica di rappresaglie contro la popolazione italiana, accusata di aver collaborato con l’occupante nazista. Queste rappresaglie si concretizzarono in violenze, deportazioni e uccisioni di massa, molte delle quali furono perpetrate proprio nelle foibe, dove le vittime vennero gettate e sepolte.
Il numero esatto delle vittime è ancora oggi oggetto di controversie e di battiti, ma si stima che possa essere compreso tra le diecimila e le trentamila persone.
Quando sono state scoperte le foibe?
Le foibe sono una formazione geologica molto antica, che esiste da milioni di anni. Tuttavia, la loro scoperta come luogo di sepoltura delle vittime dei massacri avvenuti durante e dopo la seconda guerra mondiale è relativamente recente. La scoperta delle foibe come luogo di sepoltura delle vittime dei massacri fu graduale. Avvenne in diversi momenti a partire dalla fine degli anni ’40. In un primo momento, alcuni superstiti e familiari delle vittime iniziarono a cercare i loro cari scomparsi, e scoprirono che molti di loro erano stati gettati nelle foibe. Nel corso degli anni successivi, furono effettuate delle ricerche archeologiche e storiche che confermarono la presenza di decine di migliaia di vittime delle foibe.
La scoperta delle foibe ha suscitato un vasto dibattito pubblico in Italia e all’estero. Un dibattito che ha riguardato sia la verità storica sui fatti accaduti, sia la loro valenza simbolica e la loro importanza per la memoria collettiva.
Perché il 10 febbraio è il giorno del ricordo?
Il 10 febbraio, dicevamo, è la Giornata del Ricordo. La ricorrenza è stata istituita dal Parlamento italiano nel 2004 per celebrare la memoria delle vittime delle foibe. Quel giorno ricordiamo anche l’esodo degli italiani dall’Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia durante e dopo la seconda guerra mondiale. La data del 10 febbraio fu scelta perché in questo giorno nel 1947, furono firmati gli accordi di Parigi. Gli accordi stabilirono la fine del mandato britannico sull’Egeo e il passaggio delle isole alla Grecia, evento che causò un’ondata di profughi e la perdita di molte vite.
La Giornata del Ricordo ha lo scopo di mantenere viva la memoria delle vittime delle foibe, dei massacri e dell’esodo. Ha lo scopo anche di sensibilizzare la popolazione su questi fatti tragici della storia. Ogni anno, in questa data, vengono organizzati eventi e manifestazioni in tutta Italia e all’estero, per onorare la memoria delle vittime e per celebrare la pace e la riconciliazione. La Giornata del Ricordo è un momento di riflessione importante sulla storia e sul valore della memoria collettiva, e sulla necessità di prevenire simili tragedie in futuro.