Il 21 Febbraio è stata la giornata nazionale del Braile ovvero lo “strumento” di lettura” per le persona non vedenti. Come nasce questa ricorrenza?
Cos’è il Braile
Se non conosciamo, per bene, cosa sia il Braille allora non potremmo capire qual è il soggetto di questa ricorrenza nazionale.
Il codice braille è il metodo di lettura e di scrittura per ciechi e ipovedenti. Avviene tramite l’utilizzo di una tavoletta braille e di simboli univoci, diffusi a livello mondiale. Ideato agli inizi del XIX secolo, prende il nome dal suo inventore, il non vedente francese Louis Braille. All’età di tre anni si infortunò all’occhio sinistro nell’officina del padre. L’incidente causò un’infezione che si estese anche all’occhio destro, conducendolo alla cecità. A 10 anni vinse una borsa di studio all’Istituto per giovani ciechi di Parigi, uno dei primi centri dedicati a persone non vedenti. Nella scuola, oltre a venire formati su diversi mestieri, gli allievi imparavano a leggere attraverso il metodo di Valentin Haüy (riconoscere con il tatto i caratteri della stampa in nero).
Come funziona?
Il codice alfabetico alla base del braille è composto da 6 punti disposti all’interno di un rettangolo ideale, in uno spazio che corrisponde a quello del polpastrello del dito indice. La combinazione dei punti è possibile in ben 64 modi differenti e permette alle persone con disabilità visiva di comunicare. Ad oggi sono disponibili in braille testi di qualsiasi genere, dalla letteratura, alle materie scientifiche, a quelle umanistiche, ai testi per le scuole.
Giornata nazionale del Braille, come nasce?
La giornata nazionale del braille è una ricorrenza istituita con la legge n. 126 del 3 agosto 2007. Si celebra annualmente il 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco (l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura). Infatti, questo sistema consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell’umanità.
Nell’ambito di tale giornata, le amministrazioni pubbliche e gli altri organismi operanti nel settore sociale possono promuovere idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, nonché studi, convegni, incontri e dibattiti presso le scuole e i principali mass-media, per richiamare l’attenzione e l’informazione sull’importanza che il sistema braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive.