Come ogni 5 Giugno da ormai 50 anni, si svolge la Giornata mondiale per l’Ambiente ed anche questo 2022 non fa eccezione. Tanti i temi di cui parlare, tanta la strada ancora da percorrere.
Giornata mondiale per l’Ambiente 2022: un po’ di storia
Vi siete mai chiesti da dove arriva questa giornata? Da dove nasce? Dobbiamo andare indietro nel tempo di 50 anni. A Stoccolma va in scena la United Nations Conference on the Human Environment, da tutti considerata come il primo incontro internazionale sull’ambiente. La conferenza di Stoccolma del 1972 ha incoraggiato la formazione di ministeri e agenzie ambientali in tutto il mondo e ha dato il via a una serie di nuovi accordi globali per proteggere collettivamente l’ambiente. È stato anche il momento in cui sono stati collegati gli obiettivi di riduzione della povertà e protezione dell’ambiente, aprendo così la strada per gli obiettivi di sviluppo sostenibile e al Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). È alla Conferenza di Stoccolma è stata formalizzata l’idea della Giornata mondiale dell’ambiente, celebrata per la prima volta nel 1973.
#onlyoneearth
“Only One Earth” era lo slogan che accompagnò la prima storica conferenza sul clima nel 1972. Cinquanta anni dopo, il mondo si ritrova in una situazione ben peggiore di mezzo secolo fa ed eccoci, quindi, al punto di partenza. Sono tre i grandi temi e problemi che questa giornata ha voluto mettere in evidenza:
- cambiamenti climatici
- perdita di biodiversità e natura
- inquinamento e rifiuti
Cambiamenti climatici
Parliamo del tema più “inflazionato”, i cambiamenti climatici. Tanto sulla bocca di tutto quanto fondamentali nella giornata mondiale per l’ambiente. Tutto quello che riguarda ondate di caldo improvvise e fuori stagione, alzamento delle temperature, scioglimento dei ghiacciai, siccità. Sono tutti argomenti correlati ai cambiamenti climatici. Nulla deve essere dato per scontato perché si parla anche degli habitat di molte specie animali che sono a rischio. Non solo gli animali ma anche le persone soffrono per i cambiamenti climatici.
Ecosistemi
Secondo l’UNEP, il degrado degli ecosistemi influisce sul benessere di circa 3,2 miliardi di persone, pari al 40% della popolazione mondiale. Il ripristino del 15% dei terreni convertiti per vari scopi e l’ulteriore arresto della conversione degli ecosistemi naturali potrebbero prevenire il 60% delle estinzioni di specie previste.
I sistemi alimentari, che comprendono attività come la produzione, la lavorazione, il trasporto e il consumo, sono responsabili dell’80% della perdita di biodiversità.
Inquinamento e rifiuti
L’inquinamento atmosferico causa ogni anno circa 7 milioni di morti premature e, nove persone su dieci respirano aria inquinata. L’inquinamento rappresenta quindi il rischio ambientale più significativo per la salute umana. Nel 2019, il 92% delle persone ha registrato un livello di inquinamento atmosferico superiore alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).