La Giornata mondiale della Terra arriva anche quest’anno a ricordarci che la salute del nostro pianeta è labile. Cambiamento climatico sempre più incalzante, l’invasione della plastica e le guerre sono le emergenze più evidenti che ci troviamo a combattere.
Cambiamento climatico
Gli ultimi dieci mesi ci hanno dato un generoso assaggio del fenomeno che definiamo riscaldamento globale. Le temperature registrate in questo periodo si sono attestate tutte al di sopra della media stagionale. Il mese di aprile sembrava aver dato inizio a un’estate anticipata per poi precipitare nuovamente nell’inverno. Fiato sospeso, poi, per la prossima estate. La memoria delle temperature torride del 2023 getta nel panico sapendo che, come hanno spiegato gli esperti, quella dello scorso anno potrebbe essere solo la prima di tante estati sempre più calde.
Cosa si sta facendo per contrastare il cambiamento climatico? All’orizzonte abbiamo due scadenze: 2030 e 2050. Entro le due date, i Paesi aderenti agli Accordi di Parigi si sono impegnati a ridurre rispettivamente del 50% e del 100% le emissioni dei gas serra. Ricordarlo non è mai superfluo considerato che, nonostante le evidenze così palesi, l’emergenza continua a essere negata da una certa parte politica.
Un punto a favore da registrare, invece, è la recente notizia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato la Svizzera per inazione climatica. Una sentenza destinata a rappresentare un importante precedente.
L’invasione della plastica
Altra emergenza globale è la forte presenza della plastica paragonabile a una vera e propria invasione. Il maggiore serbatoio di raccolta della plastica è, lo sappiamo, il mare. Quanti pesci ingoiano la plastica restandone soffocati, quante creature ne restano impigliate. Gli ultimi studi però, hanno evidenziato come la plastica abbia fatto, per così dire, il salto di specie comparendo anche all’interno dell’organismo umano.
Alcune ricerche hanno evidenziato, infatti, la presenza delle micro e nano plastiche all’interno dell’acqua in bottiglia e nel latte materno. Un pericolo per la salute dell’uomo sin dai primi mesi di vita. Tracce di plastica sono state rinvenute anche nel sangue e nel liquido seminale.
Cosa si sta facendo per eliminare la plastica dalle nostre abitudini? Ben poco. Basta guardare a quale ritmo produciamo rifiuti plastici, da plastica usa e getta, nelle nostre case.
Giornata mondiale della Terra 2024: l’impatto della guerra sull’ambiente
Permetteteci di concludere questa breve rassegna di quelle che consideriamo solo alcune delle emergenze ambientali dei nostri tempi con una menzione alla guerra. In tempi come quelli attuali dominati dall’idea della sostenibilità forse è il caso di considerare anche questa prospettiva sull’argomento. Ogni guerra ha un impatto notevolissimo sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. I suoi effetti si noteranno per generazioni. Negli scenari di guerra sono andate estinte specie di fauna e flora autoctone, vengono distrutti monumenti che raccontano la storia di un popolo.
Se ripudiare la guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali è un’espressione ormai superata (come ampliamente dimostrato dai fatti) forse pensare alla pace come strumento di sostenibilità ambientale e sociale può fare più presa sulle coscienze.