Sono ancora tante le violazioni dei diritti umani che colpiscono le ragazze e le bambine nel mondo. L’UNICEF ha redatto una lista meticolosa:
- Ogni anno nel mondo 12 milioni di ragazze contraggono un matrimonio in età minorile
- 130 milioni di bambine e ragazze tra i 6 e i 17 anni non frequentano la scuola
- il 25% delle adolescenti nella fascia di età 15-19 anni non studia né lavora né frequenta corsi di formazione (NEET), a fronte di una percentuale inferiore al 10% tra i coetanei maschi
- circa 15 milioni di ragazze tra 15 e 19 anni hanno subito qualche forma di violenza sessuale
- a livello globale, nel 2018, il 74% dei nuovi casi di HIV nella fascia di età 10-19 anni hanno riguardato ragazze.
«Il mondo ancora oggi è un posto soprattutto per ragazzi e uomini. Le norme di genere influenzano le scelte delle ragazze in tutto ciò che fanno: quando e con chi sposarsi, se frequentare e completare la scuola, se avere accesso ai servizi sanitari oppure guadagnarsi da vivere» commenta Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia.
«Oggi più di 1,1 miliardi di ragazze di età inferiore ai 18 anni sono pronte a prendere possesso del proprio futuro. Investire su queste ragazze, sulla loro salute, istruzione e sicurezza, consentirà loro di costruirsi una vita migliore e di creare un mondo più pacifico e prospero per tutti noi.»
Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze: le lotte per garantire i loro diritti
Ogni anno, nell’11 ottobre, Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, l’UNICEF e i suoi partner lavorano insieme alle giovani per amplificare le loro voci e difendere i loro diritti.
Quest’anno – nell’ambito del tema “GirlForce: Unscripted and unstoppable” (Le ragazze sono inarrestabili), celebriamo i risultati raggiunti da, con e per le ragazze a partire dall’adozione della Dichiarazione di Pechino e della Piattaforma d’azione di Pechino (1995) – la più completa agenda politica di sempre per far progredire i diritti non solo delle donne ma anche delle ragazze.
I movimenti guidati da ragazze stanno affrontando problematiche come i matrimoni precoci, le disuguaglianze nell’istruzione, la violenza di genere, il cambiamento climatico, l’autostima e il diritto delle ragazze di entrare nei luoghi di culto o in spazi pubblici durante il periodo mestruale.
Le ragazze stanno rompendo i confini e le barriere poste da stereotipi ed esclusione, anche quelli diretti a bambini con disabilità e a coloro che vivono in comunità marginalizzate.
Come imprenditrici, innovatrici e promotrici di movimenti globali, le ragazze stanno guidando e favorendo un mondo che sia adeguato a loro e alle future generazioni.
Le ragazze stanno dimostrando di essere “inarrestabili”: nessuno dovrebbe ostacolare la loro partecipazione con pari opportunità a tutti gli aspetti della propria vita.
Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze: i progressi raggiunti
- Negli ultimi 10 anni la percentuale di giovani donne che hanno subito un matrimonio precoce è diminuita del 15%, passando dal 25 al 20% a livello globale.
- Tra il 1998 e il 2017, il numero di ragazze che non accedono a scuola è sceso del 37,5%.
- Tra il 1995 e il 2016, il numero di ragazze 15-24 anni analfabete è diminuito del 42%.
- Nel 2017, circa una ragazza su tre (tra i 15 e i 19 anni) ha subito una mutilazione genitale nei 30 Stati nei quali tale pratica è diffusa: nel 1990 questa percentuale era di circa una ragazza su due.
Nonostante questi progressi, le ragazze tuttora hanno minore accesso all’istruzione, finiscono per guadagnare meno e godono complessivamente di minori risorse e opportunità rispetto ai coetanei maschi.