L’incontro dal titolo “Giornalismo e ricerca: un dialogo possibile? L’interazione tra media e ricercatori” nasce e punta a facilitare i ricercatori nell’interazione con i media e nella comunicazione al grande pubblico della loro attività scientifica e dei relativi risultati, illustrando tra l’altro il ruolo dell’Ufficio stampa del Cnr.
L’evento, organizzato dall’Area della ricerca del Cnr di Milano in collaborazione con l’Ufficio stampa, si terrà presso la sala Expo ed è rivolto a tutti: ai ricercatori, ai tecnologi e alla rete di supporto.
Aprirà la conferenza il capo Ufficio stampa del Cnr Marco Ferrazzoli. Interverranno poi Aldo Luperini dell’Ibba, già direttore dei corsi di formazione manageriale del Cnr, Alba L’Astorina dell’Irea e Giacomo Tirozzi, tirocinante dell’ufficio stampa e diplomato alla Scuola di formazione al giornalismo di Urbino.
Far conoscere le proprie ricerche al pubblico dei non addetti ai lavori è innanzi tutto un modo per far comprendere l’importanza della scienza, per contrastare la diffusione di fake news, per aiutare i cittadini a comprendere il ruolo di ricerca, innovazione e tecnologia nello sviluppo socio-economico e culturale. Ma è anche un’esigenza degli enti e delle università, che sempre più devono sapersi rapportare con gli stakeholder – imprese, decisori politici, amministratori, istituzioni – con i pubblici e con in media: giornalisti, blog e social.
Nel corso dell’evento si forniranno semplici suggerimenti su come esprimere meglio i concetti complessi della ricerca scientifica, sull’esigenza di una concisione a volte estrema e su come scrivere in modo accessibile al grande pubblico. Si presterà attenzione anche al contributo che gli studi sociali possono dare alla definizione di un “corretto” e responsabile rapporto tra scienziati e media, partendo anche da esperienze pratiche di chi si occupa di comunicazione progettuale all’interno della rete scientifica. Si affronteranno poi i temi riguardanti i rapporti dei ricercatori con i media, il linguaggio non verbale nella comunicazione e le nuove forme di giornalismo con la diffusione del web e dei social network.