(Adnkronos) – “L’impegno nell’adozione di riforme in tali ambiti consentirà di estendere da quattro a sette anni il periodo di aggiustamento del Piano. La trattativa è ancora in corso”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
”Il governo ritiene di poter conseguire, pur adottando un profilo di aggiustamento coerente in media con quello stimato dalla Commissione, una riduzione del rapporto tra indebitamento netto e il Pil più rapida e tale da portare l’Italia al di fuori della procedura di deficit eccessivo a partire dal 2027”, dichiara il ministro. ”Al percorso di correzione strutturale individuato lungo i sette anni di aggiustamento corrisponde un tasso di crescita medio anno della spesa netta pari a 1,5%, che è in linea con quello della traiettoria di riferimento della Commissione”.
”Se da un lato l’andamento delle variabili economiche appare complessivamente in linea con le attese, con elementi quali il mercato del lavoro e il saldo di finanza pubblica che risultano addirittura più favorevoli rispetto a quanto previsto mesi fa, dall’altro l’allargamento dei conflitti in atto, in particolare nel Medio Oriente sta alimentando ulteriormente l’incertezza che da tempo caratterizza lo scenario economico globale”, afferma il ministro dell’Economia.
”L’incertezza sul quadro globale, le devastazioni belliche e le perdite umane a cui assistiamo quotidianamente, sia pure a distanza stanno probabilmente incidendo non solo sugli investimenti delle imprese ma anche sulla spesa dei consumatori il che può contribuire a spiegare la risalita del tasso di risparmio delle famiglie italiane negli ultimi trimestri”, sottolinea il ministro. ”Il governo – evidenzia Giorgetti – ha la responsabilità di definire interventi che, compatibilmente con gli spazi di bilancio disponibili, riescono a coinvolgere le energie imprenditoriali e gli altri attori di mercato per migliorare ulteriormente la competitività della nostra economia”.
La stabilità delle finanze pubbliche ”è un elemento di grande rilevanza in questo scenario”, sottolinea. Il Psb ”delinea un quadro di finanza pubblica che nel medio periodo porta a una stabile riduzione dello stock di debito pubblico, e dei relativi oneri”, osserva il ministro. ”Una necessità ineludibile, come sostenuto qualche settimana fa dal Presidente Mattarella anche in vista della realizzazione degli investimenti per la doppia transizione digitale e ambientale che stiamo affrontando”.
Per Giorgetti il Psb ”è un documento allo stesso tempo ambizioso ma realistico, che nel rispondere ai complessi vincoli introdotti al fine di raggiungere un compromesso tra approcci diversi alla gestione delle politiche di bilancio affronta i principali problemi del Paese e delinea un percorso di rientro dai deficit accumulati negli anni recenti”. ”La presentazione di questo nuovo documento avviene in un momento caratterizzato da tendenze contrastanti”, aggiunge il ministro.
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