Vi siete mai chiesti quali fossero i giochi più popolari dei romani? Come si divertivano nell’Antica Roma? Iniziamo, quindi, un viaggio alla scoperta di come gli antichi romani amassero divertirsi nel loro “tempo libero”.
A cosa giocavano gli antichi romani?
Gli antichi Romani giocavano a diversi tipi di giochi, sia all’aperto che al chiuso. Molti di questi giochi erano sportivi e coinvolgevano abilità fisiche, mentre altri erano giochi da tavolo che richiedevano abilità intellettuali.
Uno dei giochi più popolari tra gli antichi Romani era il gioco dei dadi, noto come “alea“. Il gioco coinvolgeva l’uso di dadi a sei facce e i giocatori scommettevano su quale sarebbe stato il risultato del lancio dei dadi. Il gioco era molto popolare tra tutti i ceti sociali, ma era particolarmente amato dalle classi più povere.
I giochi nell’arena, poi, erano di diversi tipi ma estremamente popolari. Il più famoso era il combattimento tra gladiatori, che coinvolgeva due combattenti armati che si affrontavano fino alla morte o alla resa. I gladiatori erano spesso schiavi o prigionieri di guerra, e il loro destino dipendeva dal favore del pubblico e dei loro proprietari.
Un altro tipo di gioco era la caccia agli animali, in cui animali selvatici venivano rinchiusi nell’arena e combattenti armati venivano inviati a ucciderli. Questi animali includevano leoni, tigri, elefanti, rinoceronti e altri animali esotici provenienti da tutto l’Impero romano.
A cosa servivano i giochi romani?
Innanzitutto, i giochi avevano un’importante funzione sociale. Gli eventi pubblici, come le corse dei carri e le lotte tra gladiatori, rappresentavano un’opportunità per la popolazione di riunirsi e di socializzare. I giochi erano spesso organizzati in occasione di feste religiose e celebrazioni della vittoria militare, e rappresentavano un’occasione per celebrare l’identità e l’orgoglio nazionale romano.
In secondo luogo, i giochi erano un modo per i governanti romani di mantenere il controllo sulla popolazione. I giochi pubblici erano spesso finanziati dallo Stato o da membri dell’élite romana, e servivano a mostrare la ricchezza e il potere delle classi dominanti. Alcuni giochi, come le lotte tra gladiatori, erano usati anche come forma di punizione per i prigionieri di guerra e i criminali.
A cosa giocavano i bambini romani?
Uno dei giochi preferiti dai bambini romani era il “pila“, un gioco simile alla pallavolo moderna. Il gioco coinvolgeva due squadre e l’obiettivo era quello di lanciare una palla sopra una rete e farla cadere nel campo avversario. I bambini romani giocavano a questo gioco con una palla fatta di cuoio riempita di aria o di penne.
I bambini romani giocavano anche a giochi di abilità, come il gioco delle tre campanelle. In questo gioco, tre campanelle venivano nascoste sotto tre ciotole, e i bambini dovevano indovinare sotto quale ciotola si trovava la campanella. Questo gioco aiutava i bambini a sviluppare l’attenzione e la capacità di concentrazione.
Un altro gioco popolare era il “latrunculi“, un gioco da tavolo simile agli scacchi, ma con regole leggermente diverse. Il gioco era giocato su una scacchiera di 8×8 e coinvolgeva l’uso di pedine che rappresentavano soldati romani e barbari. Questo gioco aiutava i bambini a sviluppare le abilità di strategia e di pensiero critico.
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