durante la Milano Music Week, sarà in programma presso la Galleria Spaziotemporaneo, la mostra “Gibson Brands: The Sound Of Art” una collettiva che raggruppa opere nate dal connubio tra Gibson e l’Arte, nello specifico scaturite dalla sinergia tra alcuni marchi dell’azienda americana leader negli strumenti musicali, nel pro e nel consumer audio, e alcuni degli esponenti italiani più promettenti delle arti visive.
Frutto di un originale e insolito progetto di trasformazione ispirato al mondo della musica, elementi d’arte e pezzi unici di design prendono origine da modelli iconici di chitarre Gibson ed Epiphone che hanno fatto la storia della musica moderna mondiale.
Grazie al genio creativo di pittori, scultori, designer, writer e illustratori, come Andy, Kayone, Maui, Giovanni Motta, Alessandro Ottolina e Pietro Travaglini, le opere create ed esposte rapprentano un nuovo concept che deriva dalla fusione di musica e arti visive, e saranno in mostra presso la Galleria Spaziotemporaneo di Milano (via Solferino,
56) luogo che negli ultimi 30 anni ha dato occasioni di visibilità, tra esposizioni personali e collettive, agli artisti emergenti e non della scena nazionale e internazionale.
Ogni artista avrà la possibilità di esprimersi attraverso l’esposizione di opere realizzate trasformando chitarre, microfoni e casse altoparlanti dei marchi Gibson Brands, in oggetti che prendono a vivere una nuova dimensione, e di affiancarli a un’altra opera scelta tra le più rappresentative della propria estetica.
Alcuni degli oggetti in mostra creati dallo scultore Alessandro Ottolina sono Roots , opera d’arte che nasce da una vera chitarra elettrica Epiphone Les Paul e rende omaggio alle origini e alla storia di questo modello, che affonda le radici negli anni in cui la musica rock vide i primi albori.
Inoltre E-Music Design, ovvero tavolino, seduta e lampade da appoggio sempre creati da Alessandro Ottolina in collaborazione con l’imprenditore del design Alberto Gazzarata.
Si tratta di un innovativo lavoro di design in cui si attua la trasformazione di strumenti musicali e microfoni in elementi di arredo, sempre prestando grande attenzione alla bellezza, alla funzionalità e nel pieno mantenimento delle strutture originali.
Andy, illustratore e musicista di talento (nei primi anni ’90, fondatore dei Bluvertigo assieme a Morgan) applica alle chitarre il FLUon, personale filosofia ispirata alla pop art trasfigurata nell’esplosione di tinte fluorescenti.
Il pittore e scultore Giovanni Motta, invece, ha creato Momonster Guitar usando un modello di chitarra Gibson Les Paul come tela su cui dare piena libertà al proprio immaginario e riportare forme e colori delle piccole creature della sua fantasia di bambino, i mostri caramella, che danzano sul corpo della chitarra. Non un viaggio ma un salto a piè pari, indietro nel tempo a quella
fase di vita da fanciullo e alla sognatrice immaginazione di quel momento, con invasioni di frammenti di ricordi e i collegati stati emotivi.
Pietro Travaglini, architetto e designer, ha dato vita a Rude, una rielaborazione irriverente del modello SG, iconica chitarra “diavoletto”, volutamente rude nei materiali e nelle tecniche usate per enfatizzarne l’anima diabolica e fortemente rock, ma con l’intento di darle anche una certa gentilezza e armonia di segno.