La Summer School di Libera Campania: un luogo privilegiato per incrociare le innovazioni, idee, progetti di giovani provenienti da tutta Italia a partire dalle loro competenze e dai beni confiscati alle mafie per pensare e praticare un’idea di sviluppo etico e responsabile.
Lo spirito
Il lungo impegno di Libera Campania sul tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati in termini di ricerca, monitoraggio e costruzione di reti territoriali in grado di costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile e autocentrato, che metta cioè al centro le persone in dinamiche collettive e soprattutto i luoghi e le città, ci pone di fronte a sfide che non possono essere più rinviate. Il bilancio delle scorse edizioni di già campania è senz’altro positivo. Ora però è necessario incardinare la Summer School regionale su binari più solidi capaci di creare le condizioni per un salto di qualità in termini di prospettiva e di impegno. Proprio a partire dalle passate esperienze siamo in grado di offrire una proposta nuova e ancor più solida.
Le modalità
Il territorio deve essere il protagonista principale della formazione, i giovani gli attori della scuola e gli interpreti della propria formazione, i formatori mediatori capaci di far emergere le inclinazioni dei partecipanti, promuovendo processi di autonomia e auto-attivazione. Per noi la formazione è un processo collettivo che non può limitarsi a riprodurre i meccanismi desueti dei processi di apprendimento che si vivono in altri contesti educativi.
Il tema
I processi di destrutturazione del welfare in questi anni hanno contribuito alla divisione della società, alla contrapposizione tra le persone, indebolendo le relazioni sociali e promuovendo un’idea profondamente individualistica. Il welfare diventa dunque elemento preliminare dello sviluppo. Sui beni confiscati alle mafie si producono beni e servizi dentro una logica di cooperazione e condivisione. Vogliamo partire proprio da qui, pensando che ci siano spazi per mettere a sistema le esperienze che insistono nella nostra regione. Per queste ragioni il tema di già campania 2015 sarà Libera il welfare: i beni confiscati per un nuovo modello di sviluppo.
Gli obiettivi
Per i partecipanti:
– offrire una cassetta degli attrezzi di strumenti, metodi e competenze sul tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata;
– definire un nuovo approccio al tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati inteso non solo come affermazione del principio di legalità, ma anche come strumento di riscatto sociale e culturale, opportunità di sviluppo e di crescita, occasione per costruire esperienze di imprenditorialità e di economia sociale;
– affinare le capacità progettuali sui beni confiscati, con particolare riferimento alla possibilità di dare vita a reti di servizi in grado di rendere davvero i beni confiscati beni comuni, luoghi di solidarietà e di accoglienza per quanti fanno più fatica;
– rendere i partecipanti moltiplicatori di competenza e motivazione nel proprio contesto di vita, riportando la ricchezza culturale e sociale generata durante la scuola e contaminando i propri territori.
Per Libera:
– raccogliere idee, suggestioni, stimoli e progetti capaci di definire un piano di azione nell’ambito di un nuovo modello di sviluppo etico e responsabile, arricchito in termini di contenuti e di prospettive dal lavoro dei partecipanti.