“Il Ministero dello Sviluppo economico attraverso l’Autorità di gestione del Programma operativo interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio energetico ha adottato il decreto di concessione del contributo relativo al progetto di sfruttamento della geotermia a Mondragone”.
“Con il decreto viene trasferito al comune di Mondragone il contributo a fondo perduto di 4 milioni 849mila euro che serviranno ad attuare il progetto di teleriscaldamento geotermico delle scuole comunali sviluppato nell’ambito del progetto Vigor”.
“Si tratta di un’azione, fortemente sostenuta dalla giunta Caldoro, che pone la Campania all’avanguardia in Italia: grazie alla ricerca, ad una stretta collaborazione con il Cnr e il mondo accademico utilizziamo le caratteristiche naturali del territorio per ottenere benefici in termini economici e ambientali. Il progetto appena finanziato consentirà di sfruttare l’energia geotermica per riscaldare le scuole di Mondragone.
In particolare – ricorda Cosenza – il progetto è frutto della collaborazione tra Regione Campania, Istituto ambientale marino Costiero del Cnr, Università Federico II, Università Parthenope e Comune di Mondragone ed è una prosecuzione operativa dello studio realizzato da Vigor (Valutazione del potenziale Geotermico delle Regioni della convergenza) volto ad avviare attività di utilizzo dell’energia da fonte geotermica, finanziato dal POI energia 2007-2013.
Prevede per l’utilizzo della sorgente a bassa entalpia un apposito pozzo e una rete di teleriscaldamento per alcuni edifici che saranno dotati del necessario impianto per l’efficientamento energetico”. “A breve – conclude Cosenza – partirà la gara per la realizzazione dei lavori, attraverso la stazione unica appaltante della prefettura di Caserta. E’ una opera significativa in un territorio, quello del litorale domizio, su cui la Giunta Caldoro punta con grande decisione”.
“Parte un’iniziativa a forte impatto sociale e dal grande significato simbolico: a Mondragone mettiamo in circolo energia: con quella geotermica riscaldiamo le scuole, luoghi in cui prendono corpo le energie di domani”. Così il presidente del CNR Luigi Nicolais, che prosegue: “È un progetto pilota destinato a rientrare tra le buone pratiche della strategia energetica nazionale. Per la forte integrazione di competenze e tecnologie candida la Campania tra le regioni più interessanti e dinamiche nello sviluppo di politiche energetiche alternative e l’adozione di conoscenze scientifiche avanzate. Un connubio che rende le caratteristiche energetiche dell’area un fattore di crescita e conferma la creatività e la qualità delle competenze scientifiche campane.” “Il progetto, inoltre, – sottolinea, ancora, Nicolais – dimostra l’efficacia della collaborazione fra amministrazioni locali e centri di ricerca che soprattutto in Campania fa registrare numerosi risultati positivi ad alta ricaduta sociale ed economica”.