Quasi un secolo è trascorso da quando gli ultimi esploratori si sono avventurati nel Ramo N (Nord): percorso suggestivo e quasi totalmente sconosciuto, legato alle viscere più intime delle Grotte di Castelcivita, ai piedi degli Alburni. Dopo ben cento anni si potrà tornare a seguire le orme dei primi esploratori, in un percorso fatto di avventura, esperienze sensoriali, tridimensionalità esplorativa, concrezioni geologiche inedite, paesaggi sotterranei da scoprire e riscoprire. Chi visiterà il Ramo N, oggi rinominato GeoEsperienza, si troverà a vivere il percorso con strumenti simili ai primi esploratori: un elmetto con lampada frontale ed il desiderio di cimentarsi in quella che è, a tutti gli effetti, una esperienza fuori dal comune.
Si inizia con una botola, una fune, la discesa di circa 10 metri al di sotto del livello calpestato del percorso turistico. Perché GeoEsperienza, tra le tante particolarità, ha quella di essere una dimensione, anzi una geodimensione, diversa dalle Grotte di Castelcivita conosciute. Si gattona poi fino alla radice: l’intricata trama di un fico che, dal piazzale all’aperto, ha conquistato il sottosuolo calandosi con le proprie estensioni vegetali per metri e metri fino a nutrirsi della Terra più
profonda. Tutto il percorso è completamente forgiato dall’azione di acqua e tempo, cioè che ne è nato lascia increduli, la loro pazienza nel costante lavorio ripagata da risultati unici ed irripetibili. Le cinque colonne, l’incontro millenario tra stalattiti e stalagmiti, sono il checkpoint in cui GeoEsperienza cambia improvvisamente ed incredibilmente forma: quello che è stato visto ed esplorato fino a quel punto, assume un nuovo aspetto, che trasforma e cambia il modo di esplorare e
proseguire, gli ambienti, i movimenti. Non si può svelare oltre, è un luogo da vivere e scoprire, ma quasi alla fine una menzione la merita la Medusa Bianca, formazione imbiancata dal calcio, che spicca nella grande stanza a forma di cono sulle teste dei visitatori. GeoEsperienza è la nuova offerta multisensoriale ed esplorativa delle Grotte di Castelcivita, aperta al pubblico ed indirizzata a chi vuole vivere le cavità del Sottosuolo dei mitologici Monti Alburni ad un livello di percezione
superiore ed alternativo, sulle orme di quegli esploratori che, circa un secolo prima, si sono avventurati nel “Ramo N” tra stupore, meraviglia e desiderio di scoperta. Tre cose che sarà possibile, dal 9 Luglio, provare di persona.
Informazioni tecniche per la visita:
• Questo tipo di visita si effettua solo su prenotazione, pertanto può essere organizzata tutti i giorni.
• Il numero minimo di partecipanti è di 8 persone. In caso di numero inferiore sarà la direzione ad associarvi ad un gruppo precostituito per consentirvi la partecipazione.
• Il percorso è adatto a tutte le persone agili, compreso adolescenti o adulti.
• Abbigliamento: è vivamente consigliato l’utilizzo di scarpe da trekking, o comunque con suola non liscia. Può essere utile avere con sé una felpa o un giubbino leggero, in quanto la temperatura all’interno delle grotte è di 18°C. Si consiglia di portare con se abbigliamento di ricambio.
• Evitare l’utilizzo di zaini o altri equipaggiamenti che intralcino i movimenti in grotta. E’ sufficiente portare con se un marsupio per riporre smartphones, bottiglia d’acqua piccola, oggetti di piccole dimensioni. Altri effetti personali possono essere custoditi in biglietteria.
• Il costo del biglietto è comprensivo del noleggio del casco con illuminazione.
• Con il biglietto di Geoesperienza si ottiene una riduzione del 30% per il Percorso Turistico se effettuato nello stesso giorno.
• Durata: 1 ora e 15 minuti circa.